“Malanova” al Teatro Libero: violenza raccontata attraverso una storia

“Malanova” al Teatro Libero. Malanova di Ture Magro e Flavia Gallo, con Ture Magro, tratto dall’omonimo libro di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò (Sperling & Kupfer), va in scena al Teatro Libero Palermo venerdì 8 e sabato 9 dicembre alle 21.15 e, per il progetto “percorsi con le scuole”, da lunedì 4 a giovedì 14 dicembre alle 11.30.

“Non è uno spettacolo d’evasione. No. È teatro. Teatro puro. Quel teatro che ti incolla alla sedia, ti toglie il fiato, ti arriccia il cuore e lo stomaco, che ti manda a casa con la testa piena di domande”. Questo, e tanto altro, è stato scritto di Malanova: una storia cruda e portata sul palcoscenico teatrale come una storia d’Italia e non come vicenda del Sud Italia.

“Malanova” al Teatro Libero: “Una cattiva notizia, qualcosa che avresti voluto non sapere”

Presa per intero la vicenda è un atto di violenza che non sentirete raccontare, perché la ferocia di una violenza, e quello che si prova a subirla, non sono fatti per le parole. Cosa è allora “una malanova”? È una cattiva notizia, qualcosa che avresti voluto non sapere. E chi è Malanova? Una ragazzina. La sua storia ce la racconta un giovane uomo, Salvatore, che ricorda di averle voluto bene.

Lui racconterà quello che è successo prima e dopo, portando il pubblico nel suo mondo per mostrare a esso come si costruisce nelle parole, nei comportamenti condivisi e nei silenzi la sofferenza di un altro.

Salvatore vi farà partecipi di quel sopruso più sottile, subdolo, sotterraneo che passa per i gesti di tutti, che si muove attraverso una parola che mal nutre una mentalità incarnata, quasi impossibile da scorporare. Quasi impossibile.

Malanova è il tentativo fatto a quattro mani da due autori teatrali, un uomo ed una donna, che hanno deciso di non nascondere mai la propria stessa fragilità, perfettamente in accordo nel voler trasformare la retorica della denuncia in una indagine al maschile, un’esplorazione edipica sulla responsabilità, sulla convivenza e sull’essere coinvolti, come esseri umani, in una trama di fondo che ci rende tutti ugualmente responsabili della vita degli altri.

8 e 9 dicembre alle 21.15 (per le scuole: dal 4 al 14 dicembre alle 11.30)