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Malamovida, aggredito sabato sera il segretario Nidil Cgil Palermo

“Sabato sera stavo tornando semplicemente da una serata con gli amici in pizzeria. Avevo parcheggiato la macchina in via Spinuzza. Ho provato solo a recuperare il mio mezzo per tornare a casa. Io, la mia fidanzata e un’amica siamo entrati in auto, ho acceso il motore per fare retro marcia, ma non si è spostato nessuno. La piazza era piena di ragazzi, tra i 16 e i 25 anni, con motorini, smart, autovetture. La mia macchina, come tutte le altre nel parcheggio, era completamente circondata. Nel momento in cui ho provato a fare manovra, i ragazzi in sosta che ostruivano il passaggio, anziché spostarsi, hanno iniziato a dare calci e pugni all’auto”.
Inizia così il racconto di Francesco Brugnone, segretario generale di Nidil Cgil Palermo, rimasto vittima sabato sera di un vero e proprio pestaggio in via Spinuzza, dopo la serata trascorsa con amici. Dopo il primo tentativo, Brugnone è sceso dalla macchina per chiedere ai ragazzi di spostarsi. E a quel punto, anziché ascoltarlo, hanno cominciato a inveire contro di lui, lanciandogli insulti di tutti i tipi.
“Io ho risposto mantenendo la calma ma alzando un poco la voce. A quel punto sono stato accerchiato da 4-5 ragazzi, uno da dietro mi ha sferrato un calcio alle gambe, facendomi cadere per terra. Un altro, contemporaneamente, mi ha dato un pugno sul viso, sembravano sincronizzati. A terra si sono avvicinati anche altri, mentre io proteggevo la faccia, mi pestavano e davano calcio sui fianchi. A quel punto l’amica che era con noi è uscita dalla macchina e qualcuno si è allontanato. Sono riuscito a rialzarmi e a chiamare io stesso le forze dell’ordine, che ci hanno detto di chiuderci dentro e di aspettare il loro arrivo. Nel frattempo, durante i 10-15 minuti di attesa, hanno continuato a prendere a calci e pugni all’auto, non si sono fermati”.
“La polizia ha avuto grande difficoltà a raggiungere il parcheggio, perché a quell’ora c’era già una folla inverosimile. Al loro arrivo, gli agenti hanno creato un corridoio, che ci ha consentito di lasciare finalmente il parcheggio”, racconta ancora Brugnone.
Il segretario Nidil è stato quindi soccorso da un’ambulanza e portato al Policlinico, la diagnosi ricevuta è stata di 7 giorni di prognosi. Il risultato è un occhio pesto, una ferita sul viso, accanto all’arcata delle sopracciglia, contusioni in varie parti del corpo.
“Ho passato la notte al pronto soccorso, mi hanno fatto una Tac in testa e una ecografia completa all’ addome. Fortunatamente – prosegue Brugnone – come mi hanno detto i medici, me la sono cavata con poco grazie alla mia struttura muscolare, ho avuto meno danni di quanti ne avrebbe potuti avere una persona non allenata come me. E avrei anche potuto perdere l’occhio: fortunatamente ho solo i capillari rotti e un brutto versamento”.
“No, non ho paura – aggiunge Brugnone – Ma tanta rabbia, per come sia diventato complicato anche trascorrere semplicemente una serata tranquilla all’interno del perimetro cittadino. Palermo è una città che potrebbe vivere bene con i luoghi meravigliosi che offre e invece, per scelte sbagliate, anche politiche, si trova in maniera quasi scientifica e costante, a ridosso dei fine settimana, a raccontare solo episodi di aggressioni, furti, malamovida e criminalità. Atteggiamento di prevaricazione e violenza che sfociano quasi in atteggiamenti mafiosi”.
La Cgil Palermo e Nidil Cgil Palermo hanno deciso di denunciare in prima persona quest’episodio di violenza come è capitato per tante aggressioni subite dai rider, dagli operatori sanitari, del commercio, segnalate in questi mesi, e alla mancanza di sicurezza diffusa in città e nei di lavoro.
“Non possiamo che sottolineare una volta di più lo stato di degrado sociale in cui versa Palermo. Non è solo un problema delle periferie, ormai è pericoloso spostarsi, muoversi e lavorare in tutta la città – dicono il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e Francesco Brugnone – Più volte abbiamo denunciato vari episodi di aggressione ai rider, rappresentati da Nidil, durante le consegne a domicilio. E di casi analoghi contro lavoratori di tanti settori. Ribadiremo l’allarme sicurezza a maggior ragione anche all’autoconvocazione di giovedì nella sede temporanea del Comune, in via IV Aprile, in cui chiediamo di incontrare il sindaco”.
“Palermo al momento – aggiungono i due segretari – appare una città lasciata sé stessa e anche le forze dell’ordine, per carenze di organici, hanno difficoltà ad affrontare la condotta incivile e scellerata di chi affolla le vie della movida, con comportamenti esasperati in grado di mettere a repentaglio la sicurezza di tutti. Tutto questo è acuito dall’assenza di una gestione politico sociale efficace da parte dell’amministrazione comunale. E’ vero, le forze dell’ordine stano intensificando i controlli e si avverte una maggiore presenza. Ma il popolo della notte si sposta, se la polizia fa base in un determinato luogo la movida cambia luogo di concentramento. Se i controlli vengono fatti alla Vucciria, presso il mercato del Capo e a Ballarò, resta scoperta la zona centrale, che sta diventando un luogo sempre più pericoloso”.

Redazione

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