È il caso dei prodotti MARIA NILA, la linea svedese per la cura e la protezione dei capelli, gli unici al mondo non testati sugli animali e realizzati con ingredienti di origine 100% vegana certificati dal 2013, da istituzioni come Peta, Vegan Society e Leaping Bunny. Linea nata dalla signora Maria Nila – da cui prende il nome – che pestava al mortaio le foglie e i frutti di bosco per ottenere emulsioni per i capelli sfibrati.
La linea arriva adesso in Italia e sarà distribuita grazie a Davide Puglia e Carlo Oliveri, founder della startup siciliana OP Cosmetics, che hanno firmato con Marcus Wikström, ad della società svedese, l’accordo di esclusività nel territorio nazionale.
“Un progetto – spiega Davide Puglia – che presenteremo a Milano (8 maggio) in un salone diventato un punto di riferimento nel mondo dell’hairstyling e che non ha
Uno stile quello dei Vergottini, diventato marchio di riconoscibilità in tutto il mondo. Così come i prodotti Maria Nila che con oltre 40 anni di esperienza nell’industria cosmetica, sono l’orgoglio della monarchia svedese: una società che lavora con costante miglioramento nell’impianto di produzione ad Helsingbor, dove vengono sviluppati e realizzati i prodotti della gamma. Qui la tradizione incontra l’innovazione: a partire dall’idea fino al prodotto finito, il processo di produzione viene controllato, ed è per questo che viene garantita l’alta qualità.
Non è un caso se organizzazioni mondiali come PETA – che garantisce che le materie prime non sono state testate sugli animali – VEGAN SOCIETY e LEAPING BUNNY abbiano certificato che i processi di produzione delle stesse materie prime rispettino le procedure etiche di sostenibilità.
I prodotti Maria Nila non sono testati sugli animali e sono realizzati con ingredienti di origine 100% vegana e sono sulphate & paraben free.
“Un nuovo concetto di ristrutturazione del capello – spiga Carlo Oliveri, co-founder OP Cosmetics – che rivoluziona totalmente il concept hair. L’essenzialità con questa linea è invisibile agli occhi, ma è fondamentale in modo tangibile. È una produzione pulita, etica, sostenibile, a km 0, che difende gli animali: rispondente alle caratteristiche dell’80,7% degli italiani che si dicono contrari alla vivisezione e il 68,5% alla caccia”.
La Comunità Europea invita sempre più i Governi alla sensibilità RSI (responsabilità sociale dell’impresa), e al rapporto tra aziende e ambiente: è il caso di Maria Nila.
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