di redazione
“Apprezzo la scelta della Curia di
Agrigento di vietare la celebrazione eucaristica ai funerali di
Giuseppe Lo Mascolo, ritenuto boss della cosca mafiosa di
Siculiana. L’Arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro ha
voluto dare un segnale chiaro, forte e preciso a quei mafiosi che,
in virtu’ di un codice d’onore barbaro e vile, commettono reati
efferati, professandosi al contempo ferventi cristiani. Sono
valori non conciliabili, la cristianita’ e la mafiosita’. E in una
terra come la Sicilia, in cui le commistioni tra poteri corrotti,
istituzioni sensibili alle pressioni mafiose ed in cui talvolta
anche il clero si e’ girato dall’altra parte, una presa di
posizione come quella del vescovo di Agrigento va condivisa,
apprezzata, appoggiata e sottolineata”.
Lo dichiara l’assessore regionale alle Attivita’ produttive,
Marco Venturi che ha voluto esprimere vicinanza all’arcivescovo di
Agrigento, Francesco Montenegro.
“E’ un segnale inequivocabile per la societa’ civile e le imprese
sane della provincia Agrigento – aggiunge – ma lo e’ soprattutto
per quei funzionari pubblici corrotti e per quelle imprese vicine
alla mafia che hanno avuto campo libero e che oggi, invece,
trovano una difesa compatta dei principi di legalita’, come per
altro sta avvenendo ad esempio attraverso l’operazione di
trasparenza portata avanti in seno al consorzio Asi dal
commissario straordinario”.
swp/mav
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