Palermo – “Trentuno anni fa, in via Isidoro Carini a Palermo, l’Italia perdeva un uomo che con grande sacrificio e un altissimo senso dello Stato e delle Istituzioni aveva combattuto la mafia, fino a far diventare quell’impegno la più grande sfida della sua vita. L’uccisione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato con la moglie Emanuela Setti Carraro e con l’agente di scorta Domenico Russo, resta una delle pagine più buie e tristi della nostra Storia”.
Sonia Alfano (Presidente della Commissione Antimafia Europea e dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia), ricorda il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente Domenico Russo, a 31 anni dall’omicidio di via Isidoro Carini.
“L’isolamento e le collusioni istituzionali che aveva denunciato in qualità di Prefetto di Palermo – dice Sonia Alfano – furono la sua condanna a morte. Ma se per quell’eccidio i vertici di Cosa Nostra sono stati condannati all’ergastolo, sono ancora impuniti i mandanti politici”.
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