Mafia: sequestro da 1 mln a boss catanese Roberto Russo
Il tribunale di Catania, su proposta della procura della Repubblica, ha disposto il sequestro dei beni dal valore di 1 milione di euro riconducibili Roberto Russo.
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di redazione
Catania, 26 apr – Il tribunale di Catania, su proposta della procura della Repubblica, ha disposto il sequestro dei beni dal valore di 1 milione di euro riconducibili Roberto Russo, detenuto per delitti di mafia e risultato successivamente a capo di un complesso meccanismo di traffico illecito di rifiuti in forma organizzata.
Lo comunica una nota della Direzione investigativa antimafia (Dia) di Catania precisando che Russo e’ ritenuto elemento di spicco del clan mafioso dei Cintorino, correlato al noto clan dei Cursoti, a sua volta gruppo gravitante nell’orbita del potente clan dei ‘Cappello/Bonaccorsi’ di Catania. Il 48enne e’ stato arrestato lo scorso gennaio nell’ambito dell’operazione ‘Nuova Ionia’ per i reati di: associazione per delinquere di stampo mafioso; traffico di sostanze stupefacenti; delitti in materia di armi, contro il patrimonio ed in materia ambientale.
Ulteriormente gli investigatori della Dia hanno accertato che Russo, in virtu’ del suo ruolo di alto livello ai vertici del clan, dirigeva ”personalmente meccanismi volti all’ottenimento di illeciti profitti grazie all’infiltrazione mafiosa nel settore della raccolta dei rifiuti, sul territorio ricadente nella fascia dell’alto Jonio etneo”. Il sequestro disposto concerne in particolare due societa’ attraverso le quali Russo operava direttamente nel settore della raccolta dei Rifiuti solidi urbani (Rsu), forte del potere di intimidazione derivante dalla sua appartenenza al clan mafioso Cintorino-Cursoti. Sotto sequestro sono finiti anche un terreno con una costruzione insistente; una quota parte di un appartamento con garage; un’attivita’ commerciale di bar-tabacchi; due autoveicoli; svariati conti correnti bancari e postali.