I due capomafia assoluti degli ultimi anni non stanno bene e non sono in condizioni di partecipare al processo che li vede imputati di omicidio. Totò Riina e Bernardo Provenzano infatti, secondo i loro legali, soffrono di gravi problemi di salute che non gli permettono di partecipare al processo. Totò Riina sarebbe affetto dal morbo di Parkinson, Bernardo Provenzano da demenza senile. Delle perizie verranno effettuate dalla corte di assise di Palermo.
“Sia chiaro che i detenuti devono essere curati e bene, se ammalati, ma non accetteremo che Provenzano esca dal carcere. A dirlo l’europarlamentare Sonia Alfano. Queste continue richieste di perizie sul suo stato di salute, esattamente come quelle richieste per Riina, odorano di espediente per tirarlo fuori. Invece io credo che boss sanguinari come Provenzano e Riina, responsabili di centinaia di omicidi di innocenti, debbano scontare la loro pena fino all’ultimo giorno, e con regime di carcere duro. Saranno curati in carcere. Non mi si dica che sono giustizialista; ritengo che questi individui abbiano mostrato il lato peggiore dell’essere umano e che siano ancora pericolosissimi, per cui non possono e non devono avere contatti con il mondo esterno. Presto tornerò a trovare Bernardo Provenzano, per verificare personalmente se il suo stato di salute è così grave come sostenuto dai suoi legali. L’ultima volta che l’ho incontrato stava benissimo”.
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