Mafia. Respinta la richiesta di revisione del processo a Vito Roberto Palazzolo
Respinta la richiesta di revisione del processo avanzata ai magistrati italiani da Vito Roberto Palazzolo, il finanziare originario di Terrasini ritenuto il cassiere dei boss corleonesi, Totò Riina e …
{jumi [code/google200x200.html] }
di redazione
Respinta la richiesta di revisione del processo avanzata ai magistrati italiani da Vito Roberto Palazzolo, il finanziare originario di Terrasini ritenuto il cassiere dei boss corleonesi, Totò Riina e Bernardo Provenzano. L’istanza è stata rigettata dalla Corte d’appello di Caltanissetta, dunque se estradato dovrà scontare i 9 anni inflittigli dal tribunale di Palermo. Palazzolo, da anni residente in Sudafrica, paese che non riconosce il reato di associazione mafiosa, è stato arrestato a Bangkok il 30 marzo scorso. Nella capitale thailandese il prossimo 7 luglio i giudici dovrebbero decidere sull’estradizione. Qualche giorno fa i pm palermitani Antonio Ingroia e Gaetano Paci hanno incontrato Vito Roberto Palazzolo ed hanno fornito alle autorità thailandesi gli elementi per dimostrare lo spessore criminale dell’uomo che ha costruito le sue fortune grazie al riciclaggio dei proventi del narcotraffico. Ai magistrati Palazzolo avrebbe detto di non avere nulla di cui pentirsi, perchè lui non è un mafioso e che sarebbe tornato in Italia solo con un nuovo processo. Ma adesso che la Corte d’appello di Caltanissetta ha respinto la richiesta è probabile che il finanziare non sia più così disponibile a ritornare nella sua terra ma l’ultima parola questa volta spetta ai giudici thailandesi e tra l’altro pare che le autorità del Sudafrica, paese dove Palazzolo è residente e che non ha mai voluto concedere l’estradizione, non lo reclami più.