Dopo sedici anni, una condanna di primo grado di 9 anni ed una condanna in appello a 7 anni, per concorso esterno in associazione mafiosa, il processo d’appello al senatore Marcello Dell’Utri dovrà essere ripetuto. Questo quanto stabilito oggi dalla Cassazione che annulla con rinvio la sentenza d’appello di condanna per il senatore del Pdl. Il processo di secondo grado dovrà essere rifatto a Palermo davanti ad altri giudici, ma nel 2014 il processo andrà in prescrizione, un sospiro di sollievo per il senatore, non per la giustizia italiana che con la sua lentezza non riesce a dare una risposta certa alla sete di verità degli italiani.
La decisione della Cassazione dimostra che nei confronti di Dell’Utri sono stati fatti dei processi contrari al diritto – questo quanto dichiarato dai legali del senatore -, e la Suprema Corte, nonostante le pressioni che si sono manifestate in questo ultimo periodo, ha preso una decisione coraggiosa ma pienamente aderente ai principi del corretto funzionamento della giurisprudenza
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