Palermo, 11 Gen. – ”La legge e il programma di protezione dei testimoni di giustizia possono e devono essere migliorati”. Lo dice Piera Aiello, cognata di Rita Atria, la giovane testimone di giustizia che si uccise dopo la notizia della strage di via D’Amelio. La Aiello, che ha una nuova identità e si è rifatta una vita, sottolinea di ”aver segnalato alle varie commissioni parlamentari i limiti dell’attuale normativa ma nulla è stato fatto”.
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