Mafia, perizia contabile sull’impero Ferdico

Continua a difendersi e a sostenere di essere stato vittima del pizzo e non complice della mafia, ma secondo l’accusa la sua ascesa finanziaria è legata ai clan di San Lorenzo. Giuseppe Ferdico, ex ca…

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di redazione

Continua a difendersi e a sostenere di essere stato vittima del pizzo e non complice della mafia, ma secondo l’accusa la sua ascesa finanziaria è legata ai clan di San Lorenzo. Giuseppe Ferdico, ex camionista ed oggi re siciliano dei detersivi in vent’anni è diventato milionario. Il Gico della Guardia di Finanza che sabato ha sequestrato all’imprenditore beni per 450 milioni di euro, ritiene che dietro a Ferdico ci siano i boss di San Lorenzo che di generazione in generazione lo hanno sostenuto economicamente, facendogli riciclare prima miliardi di lire e poi milioni di euro. Una perizia contabile disposta dalla Procura di Palermo sull’impero di Ferdico evidenzia a partire dalla seconda metà degli anni ’90 ‘una notevolissima quanto ingiustificata crescita delle società riferibili all’imprenditore, in cui sono stati nel tempo assunti parenti o soggetto comunque legati ad ambienti mafiosi’. Insomma secondo l’accusa Ferdico avrebbe riciclato prima i soldi del clan Galatolo e poi quelli dei boss Lo Piccolo, in particolare di Claudio Lo Piccolo, figlio del capomafia Salvatore, che avrebbe agevolato l’espansione commerciale di Ferdico consentendogli la gestione di alcuni immobili ad uso commerciale nella zona di Carini e Tommaso Natale, aree dove l’imprenditore ha costruito i due centri commerciali. Giuseppe Ferdico da sei anni è sotto inchiesta per mafia e riciclaggio e per tre volte la procura ha chiesto nei suoi confronti l’archiviazione. Tutti i suoi centri commerciali adesso sono sotto amministrazione giudiziaria. L’imprenditore sostiene che i suoi unici finanziatori sono state le banche, la dimostrazione ‘i mutui -dice- che ho accesso in questi anni’.