Studenti Brancaccio riaprono palestra imprenditrice antiracket

Palermo, 17 dic. – Sar’ il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a inaugurare, questa mattina alle 10 l’iniziativa dal titolo ‘La legalit’ ‘ libert’. E se ognuno fa qualcosa, allora si pu’ fare molto’…

Palermo, 17 dic. – Sarà il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, a inaugurare, questa mattina alle 10 l’iniziativa dal titolo ‘La legalità è libertà’. E se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto’, organizzata sino a mercoled’ 18 nella palestra ‘Free Life’ di via Matteo Dominici 27/D. A promuovere l’evento ‘ il Liceo delle Scienze Umane e Linguistico ‘Danilo Dolci’ di Brancaccio, in collaborazione con diverse realt’ del territorio, tra cui Cittadinanza per la Magistratura, le associazioni Legalit’ ‘ libert’ e Liberisempre, Radio100 Passi e la Chiesa di San Gaetano a Brancaccio.

Al taglio del nastro, seguirà la presentazione delle due giornate e del ‘Progetto Legalit’ del Liceo Danilo Dolci’ da parte degli stessi studenti e del preside, Domenico Di Fatta. Sara’ presente la testimone di giustizia Valeria Grasso, sentendo la cui storia gli studenti hanno deciso di organizzare questa manifestazione, che vedr’ tra i partecipanti anche Vincenzo Liarda, il sindacalista della Cgil da tempo oggetto di minacce, Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, Fabrizio Ferrandelli, vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, e il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo.

Denso di contenuti il pomeriggio che si aprir’ alle 16 con un dibattito sul tema ‘Libertà è legalità’ al quale prenderanno parte i giudici Francesco Del Bene e Vittorio Teresi, Alessandra Puglisi, del Tribunale per i minori di Palermo, e Valeria Grasso. Alle 18, aperitivo animato dall’associazione ‘Unloched’, che offrirà una serata di musica e divertimento. Un’iniziativa, questa, preludio alla riapertura da gennaio della palestra di Valeria Grasso, nella quale saranno portate avanti le consuete attività sportive per affermare il diritto a ricominciare a fare impresa, soprattutto laddove cosa nostra ha cercato di impedirne la crescita e lo sviluppo. Ma anche e soprattutto diventando presidio di legalità, luogo in cui le associazioni, le istituzioni, come pure i liberi cittadini, potranno ritrovarsi e incontrarsi per portare avanti qualunque progetto abbia le caratteristiche di un percorso di democrazia e partecipazione attiva.