Mafia, Lombardo: ‘Pentito si contraddice’
Ci tiene molto, Raffaele Lombardo, a smontare l’imputazione coatta per concorso esterno all’associazione mafiosa. E lo scambio di auguri pasquali con la stampa e’ di certo un’ulter…
di redazione
Palermo – Ci tiene molto, Raffaele Lombardo, a smontare l’imputazione coatta per concorso esterno all’associazione mafiosa. E lo scambio di auguri pasquali con la stampa e’ di certo un’ulteriore ghiotta opportunita’. ”Il signor Di Gati, in arte collaboratore di giustizia – racconta il governatore ai giornalisti – sostiene di avere votato Mpa. A sostegno di questa infondatezza e strumentalita’ di questa vicenda giudiziaria, risulta che il signor Di Gati ha dichiarato, nell’arco dei primi sei mesi dell’avvio della sua collaborazione, che tale Di Bella, suo socio, gli avrebbe chiesto di votare per il Mpa, partito che nasce con le elezioni comunali di Catania, fuori turno, maggio 2005, quando non si votava in nessun altra citta’ d’Italia. A fine anno, invece, la lista si presento’ solo a Messina. Le uniche elezioni che interessarono i territori regionali e nazionali – continua a narrare Lombardo – furono le regionali e le politiche del 2006. Di Bella, che avrebbe consigliato di votare Mpa e’ stato arrestato nel 2004.
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Il nostro amico e punto di riferimento in provincia di Agrigento, e’ l’onorevole Di Mauro. Alle elezioni regionali del 2006, in quei primi sei mesi, Di Gati dichiara di avere votato per Arnone che appartiene a una lista che non e’ certamente quella del Mpa. Si contraddice – conclude il governatore – e nessuno, ahime’, non avendo approfondito e non avendo neppure confrontato le sue dichiarazioni con le stesse dichiarazionei del 2004, che sono suffragate da mille riscontri, gli contesta questo contrasto”.