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di redazione
Palermo, 27 apr – Si e’ tenuta al Parlamento
siciliano la cerimonia di commemorazione in ricordo di Pio La
Torre e Rosario Di Salvo, assassinati dalla mafia a Palermo
il 30 aprile del 1982. L’evento e’ stato organizzato dal
presidente dell’Assemblea regionale, Francesco Cascio, e del
Centro Studi Pio La Torre guidato da Vito Lo Monaco. Tra i
partecipanti, Franco La Torre, figlio del deputato, Tiziana e
Sabrina, figlie di Di Salvo, la vedova Rosa Casanova e
rappresentanti delle istituzioni regionali e statali, tra cui
Virginio Rognoni, ex ministro dell’Interno e vicepresidente
del Consiglio superiore della magistratura, nonche’
firmatario con La Torre della prima legge che nel 1982
introdusse il reato di associazione mafiosa e l’istituto
della confisca dei beni a soggetti appartenenti alla
criminalita’ organizzata; il procuratore Antimafia, Piero
Grasso, e il procuratore della Repubblica presso il tribunale
di Palermo, Francesco Messineo. Un centinaio di studenti
provenienti da tutta Italia, hanno seguito la cerimonia dai
teleschermi della Sala Gialla di Palazzo dei Normanni. Gli
studenti hanno, fra l’altro, prodotto un questionario su come
percepiscono la mafia e su come pensano che si debba
combatterla, le cui risposte sono state pubblicate su un
giornalino del Centro Studi Pio La Torre distribuito ai
partecipanti. Nel corso dell’incontro e’ stato anche proiettato un video
che presenta il portale digitale realizzato in memoria di
quel 30 aprile 1982 e gia’ disponibile all’indirizzo
archiviopiolatorre.camera.it: una vera e propria banca dati
dell’antimafia in Italia, dagli articoli scritti da Pio La
Torre alle battaglie da dirigente sindacale e di partito; dai
resoconti della sua attivita’ al Consiglio comunale di
Palermo agli interventi all’Assemblea regionale (tratti da
una pubblicazione edita dall’Ars nel 1987) dove fu deputato
dal 1963 al 1971, fino all’impegno da parlamentare
nazionale.Una sezione comprende i documenti processuali dei cosidetti
”delitti politici”: Pio La Torre, Michele Reina e Piersanti
Mattarella. I lavori sono stati aperti dal presidente da
Cascio. ”La Torre ha lasciato un vuoto profondo nella politica e
nella societa’ civile, non solo per lo spessore morale e la
grande umanita’ che lo caratterizzavano, ma anche perche’ il
suo impegno politico fu sempre ispirato ad una concezione
della politica come identita’ di valori – ha detto il
presidente dell’Ars -. Credo che il modo migliore per
ricordare La Torre e onorare il suo sacrificio, a trent’anni
dal suo barbaro omicidio, sia quello di lottare
quotidianamente per rompere i perversi intrecci tra mafia,
affari e politica. Eliminare ogni connivenza e contiguita’
tra la politica e la criminalita’ organizzata – ha concluso
Cascio – e’ un obiettivo fondamentale per scongiurare tutte
le situazioni che possono intaccare il tessuto economico e
civile e agevolare una deriva che comprometterebbe qualsiasi
disegno di prosperita’ futura”.ags/mau
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