Mafia, l’allarme della DIA: “Investe in tecnologia e innovazione”
Negli ultimi dodici mesi, la Dia ha concluso 32 operazioni di polizia giudiziaria, con il Sequestro penale di beni per un valore di oltre 210 milioni di euro e la confisca di patrimoni per 6 milioni: a tanto ammonta il risultato dell’attività di polizia giudiziaria portata avanti dalla DIA negli ultimi 12 mesi.
Trentadue operazioni che hanno portato all’esecuzione di provvedimenti restrittivi della libertà personale per 152 soggetti, di cui 47 ‘ndranghetisti, 33 camorristi, 24 riconducibili alla criminalità organizzata pugliese, 23 appartenenti a Cosa nostra e 25 collegati ad organizzazioni di altra matrice mafiosa.
Gli investimenti della mafia nell’innovazione
Il dato significativo che emerge dalla relazione semestrale è che le “giovani leve” delle diverse organizzazioni mafiose tendono ad affiancarsi, se non addirittura a sostituirsi, alla generazione criminale precedente, investendo capitali verso aree d’impresa innovative e ad alto contenuto tecnologico.