Mafia. La Provincia di Padova contro Riina jr. ‘La città non lo vuole’

A Padova a Giuseppe Salvatore Riina, proprio non lo vogliono. Dopo il ‘no’ della Lega, arriva anche quello del presidente della provincia Barbara Degani, che ha presentato al tribunale di sorveglianza…

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di redazione

A Padova a Giuseppe Salvatore Riina, proprio non lo vogliono. Dopo il ‘no’ della Lega, arriva anche quello del presidente della provincia Barbara Degani, che ha presentato al tribunale di sorveglianza di Palermo una istanza perché riveda la scelta concessa al figlio del capo dei capi corleonese, di stabilirsi proprio nella città del Santo attraverso un’associazione di volontariato. “La mia è una presa di posizione assolutamente istituzionale – dice Degani -, assunta perché sono convinta che la nostra città, già così nota alle cronache nazionali per l’elevato tasso di criminalità, non possa sostenere anche il carico, sostanziale e mediatico, di una presenza così ingombrante”. La richiesta che è stata inoltrata, aggiunge Degani, si basa “su presupposti molti solidi che non hanno nulla a che vedere con il percorso riabilitativo di Riina, ma semmai intendo porre l’accento sulla capacità che hanno la nostra città, già così in difficoltà sul fronte della criminalità organizzata, e la struttura che lo accoglie, di garantire che questo soggiorno possa essere completamente esente da qualsiasi tipo di rischi. In questo senso ho condiviso la decisione con la giunta, decisione nata dalla richiesta del Consiglio provinciale e approvata all’unanimità lo scorso novembre”. Anche quando uscì dal carcere e tornò nella sua Corleone, Riina jr, non fu accolto bene, ‘ospite indesiderato’ si era detto a più voci. Ma il figlio dello stragista di Cosa Nostra vuole rifarsi una vita e perciò aveva scelto di volare al Nord, chissà adesso che non lo vogliono neppure a Padova