Palermo, 21 dic. – La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a sei anni e sei mesi, per concorso in associazione mafiosa, inflitta in appello all’ex assessore comunale alla sanità di Palermo, dell’Udc, Domenico Miceli.
L’ex politico, delfino dell’ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro, dopo aver saputo del verdetto si è costituito nel carcere di Rebibbia per scontare la pena ormai definitiva.
Miceli venne coinvolto in un’inchiesta che portò poi all’indagine anche su Cuffaro. Secondo gli inquirenti era il tramite tra la politica e il capomafia di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro.
Mesi di conversazioni intercettate tra i due consentirono agli investigatori di accertare gli interessi del boss nella sanità e i suoi rapporti con i politici.
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