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di redazione
Palermo, 29 ago.- La vernice rossa spruzzata sul marciapiede, con accanto due mazzi di fiori. E le corone di Comune e Regione appoggiate al muro. E’ stato ricordato cosi’ anche quest’anno l’imprenditore palermitano Libero Grassi, ucciso il 20 agosto di 21 anni fa in via Alfieri da Cosa nostra per essersi opposto al pizzo. La figlia Alice ha incollato, come fa da vent’anni, un manifesto critto a mano su cui si legge: “Qui e’ stato assassinato Libero Grassi, imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omerta’ dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti, dall’assenza dello Stato”.
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Presente la vedova dell’imprenditore, Pina Maisano Grassi, i figli Davide e Alice, il Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, il Prefetto Umberto Postiglione, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, gli assessori regionali Andrea Vecchio e Marco Venturi, l’ex assessore Giosue’ Marino e altri rappresentanti delle istituzioni. Una cerimonia sobria, alla presenza anche dei giovani di Addipizzo che indossavano la maglietta dell’associazione.
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