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Mafia, cinema e pizzo. I nuovi padrini di Palermo e la ribellione dei commercianti taglieggiati

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di redazione

Un funzionario dell’assessorato regionale al Turismo della Sicilia nel 2010 avrebbe ‘sponsorizzato’ l’assunzione di un attore, Francesco Vella, uno dei 41 arrestati nella maxioperazione di Palermo, nella fiction tv ‘Il segreto dell’acqua’ con Riccardo Scamarcio. E’ quanto emerge dal blitz che ha decapitato ieri il mandamento mafioso della Noce. Vittima di Cosa nostra la societa’ ‘Magnolia produzione’. Sono stati gli stessi produttori a denunciare l’accaduto alla Squadra mobile di Palermo. “Mi dissero che era capo di gabinetto – racconta Marco Greco, incaricato della produzione della fiction – e sostenne che se non avessimo assunto Francesco Vella si sarebbero disinteressati al nostro progetto di finanziamento che mirava ad ottenere dei fondi gestiti dall’ente regionale Cinesicilia”. “I Castagna, spalleggiati da un gruppo di uomini, sostenevano che se non gli fosse stato affidato alcun incarico di lavoro avrebbero ostacolato le riprese del film”, denuncia ancora Greco agli inquirenti. “L’11 aprile 2010 i fratelli Castagna hanno ripetutamente minacciato che se non avessi utilizzato i loro servizi assumendoli, non ci avrebbero fatto girare il film a Palermo. A questo punto, preoccupato per le gravi conseguenze economiche dell’intera produzione del film, ho deciso di assumere i fratelli Tommaso e Gaetano Castagna, con mansioni di capo gruppo del set, un loro collaboratore, Saverio, di cui non conosco il cognome, con mansioni di addetto alla sicurezza. Assumo anche Rita Vella, moglie di Gaetano Castagna”, dice ancora Marco Greco. Tra i 41 arrestati di ieri ci sono pure tre capo clan che componevano il mandamento della Noce. Gaetano Maranzano, insospettabili ex Pip della Social Trinacria Onlus in servizio all’assessorato all’Agricoltura, si occupava della famiglia di Cruillas Malspina; Vincenzo Tumminia reggeva Altarello, Fabio Chiovaro ufficialmente senza lavoro, è ritenuto il capo della famiglia della Noce. Questi sono i nuovi padrini di Palermo, anche se il più autorevole è Cosimo Michele Sciarabba, 33 anni, che per mesi è stato l’uomo del mistero tanto da essere soprannominato Mister X, il padre era un fedelissimo di Bernardo Provenzano. Per la Procura Sciarrabba è il vero astro nascente di Cosa Nostra, per i Ros ha avrebbe anche tentato di incontrare Matteo Messina Denaro.
Attività prediletta del mandamento della Noce la riscossione del pizzo, pizzo ai film e pizzo ai commercianti. Non chiedevano solo soldi, imponevano pure di acquistare i prodotti per le proprie attività, a prezzi maggiorati e in determinati punti vendita, oppure obbligavano gli esercenti a pagare l’asilo privato al figlio del boss o di mantenere le famigle dei carcerati. Tra taglieggiati c’è pure Nino ‘u ballerino’ famoso a Palermo per il cibo da strada, che soffocato dal pizzo e stanco di pagare ha tentato di ribellarsi, fu picchiato, ma un giorno Nino ‘u ballerino’ ha perso la pazienza e dopo l’ennesima richiesta estorsiva seguita da una spedizione punitiva portata a termine da Tommaso e Gaetano Castagna su ordine di Fabio Chiovaro, ha impugnato un coltello ed ha seguito in strada gli estorsori. Li ha cacciati Nino ‘u ballerino’ ma non ha denunciato.

Redazione

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