Mafia. Cassazione, processo al boss Gambino è da rifare

Annullata con rinvio, dalla Cassazione, la condanna a 20 anni di reclusione a carico di Rosario Gambino, condannato dalla Corte di Appello di Palermo il 3 dicembre 2010 a 20 anni di reclusione per ass…

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di redazione

Annullata con rinvio, dalla Cassazione, la condanna a 20 anni di reclusione a carico di Rosario Gambino, condannato dalla Corte di Appello di Palermo il 3 dicembre 2010 a 20 anni di reclusione per associazione semplice finalizzata al narcotraffico con l’aggravante di aver commercializzato grosse quantità di coca. Nei confronti di Gambino, Giovanni Falcone nel 1980 emise il primo mandato di cattura nell’indagine Pizza Connection su mafia e droga.
Gambino continuerà ad essere recluso nel carcere di Parma. L’uomo appartiene all’omonimo potente clan di New York ed è stato espulso dagli USA nel 2009, dopo un lungo tira e molla con le autorità italiane trascorso in custodia estradizionale.
La Suprema Corte, recentemente e per quattro volte, ha già annullato con rinvio la custodia di Gambino per quanto riguarda la violazione delle disposizioni sulla custodia cautelare in base alle quali, ad avviso dei supremi giudici erano ampiamente decorsi i termini di fase dal momento che il mandato di arresto, ottenuto dall’Italia, era per associazione semplice e non mafiosa. Questo tipo di reato, infatti su introdotto successivamente.
Adesso la Corte d’Appello di Palermo dovrà riesaminare la posizione di Gambino per quanto riguarda le accuse concrete mentre il tribunale del riesame, complessivamente, per cinque volte si è occupato di mantenere il vincolo della custodia in carcere.