”Il feudo di Verbumcaudo, che lo
Stato ha trasferito solo pochi giorni fa alla Regione deve
diventare luogo di produzioni d’eccellenza cosi’ da essere
additato come esempio di riscatto non solo morale, ma anche
economico per tutto il territorio madonita. Per questo motivo
l’Istituto regionale della vite e del vino, all’interno di un
progetto che presenteremo anche al prossimo Vinitaly, impiantera’,
su 6 dei 150 ettari disponibili, la prima Banca della vite
siciliana, a disposizione di produttori ed esperti che vorranno
conoscere e studiare tutti i tipi di vitigni autoctoni siciliani.
Allo stesso modo faremo sugli 8 ettari adibiti alla coltura
dell’olio. Inoltre, cureremo particolarmente la coltivazione del
grano siciliano, in connessione con la legge regionale
recentemente introdotta sulle coltivazioni cerealicole siciliane’
“.
Lo ha detto l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao,
concludendo i lavori del gruppo di lavoro che e’ stato costituito
all’assessorato dell’Economia per contribuire a dare a questo
terreno una prospettiva di sviluppo economico e una occasione di
lavoro per tutto il comprensorio.
“La qualificata presenza a questo tavolo di lavoro – ha detto
Armao – dei rappresentanti dell’Istituto regionale della vite e
del vino, di Sviluppo Italia Sicilia, dell’Irfis, dei sindaci
delle Madonie, della banca di Credito cooperativo di Valledolmo,
del Consorzio Sviluppo e legalita’, che ha avuto l’incarico
dall’Agenzia nazionale per i beni confiscati di gestire il bene,
e’ una garanzia per futuro di questo terreno e di tutta la zona”.
“Si partira’ con l’impianto di una coltura miglioratrice del
terreno – ha illustrato Dario Cartabellotta, direttore
dell’Istituto regionale della vite e del vino – poi di seguito,
sui 6 ettari individuati, due saranno destinati alla produzione di
vino bianco, due al rosso, e due alla banca del germoplasma. In
tal modo potremo ricavare dal recupero delle viti abbandonate
nuove varieta’ di vino. Verbumcaudo diventera’ cosi lo scrigno del
futuro enologico della Sicilia e potremo produrre a 600 metri di
altitudine, Nero D’Avola, Perricone, Catarratto, Inzolia”.
“Tutti i soggetti che fanno parte del gruppo di lavoro – ha detto
Armao – elaboreranno un masterplan che individuera’ i soggetti
chiamati a collaborare e le risorse che si dovranno reperire per
fare di Verbumcaudo un luogo di produzioni di eccellenza. Si
partira’ da subito con colture miglioratrici, visto che i terreni
sono abbandonati da decenni, per passare poi alle coltivazioni
vere e proprie. Il progetto avra’, anche, ovvie ricadute
occupazionali attraverso le cooperative chiamate a coltivare e
produrre”.
fi/fdp
121907 Dic 11 NNNN
(Regione Sicilia)
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