PIAZZA ARMERINA (EN) – Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, nella mattinata di ieri, la polizia di Stato in Piazza Armerina ha arrestato due ventenni somali, con precedenti penali.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere era stata emessa lo scorso 8 agosto dal G.I.P. del Tribunale di Catania. I due sono entrambi ritenuti responsabili, in concorso tra loro e con altre persone allo stato da identificare, del reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. Vittime del sequestro una madre e la propria figlia, anche loro di origine somala, che sono state minacciate di non essere liberate se non fosse stato pagato del denaro come riscatto.
Il provvedimento accoglie gli esiti di un’attività investigativa, avviata dalla Squadra Mobile di Catania a seguito della denuncia, sporta da una cittadina somala giunta, arrivata insieme alla figlia minore, presso il porto di Catania lo scorso 14 luglio a bordo di una nave della Guardia Costiera italiana soccorritrice. La donna aveva raccontato di un suo connazionale, incontrato nel comune di Giardini Naxos (ME), che si era offerto di aiutarle a raggiungere la città di Milano.
L’uomo, in realtà, le aveva poi rinchiuse all’interno di un appartamento, costringendola a contattare la propria famiglia in Somalia per farsi inviare la somma di 1000 dollari, necessaria per le spese di viaggio e per la loro liberazione. Ricevuti 300 euro, la giovane era stata accompagnata da un altro suo connazionale nei pressi di un terminal degli autobus e abbandonata insieme alla figlia.
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