“Ogni giorno riceviamo il grido di protesta di imprenditori e cittadini stanchi di combattere per far valere i propri diritti, costretti a sbracciarsi e a rischiare di perdere fondi personali ed europei per colpa di bandi scritti male, con criteri di selezione assurdi, o modifiche incomprensibili all’ultimo secondo. Serve un cambio di passo per scongiurare il tracollo definitivo”.
A dichiararlo sono l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao ed il candidato alla presidenza della Regione Siciliana Giancarlo Cancelleri. Mentre in Sicilia il programma di governo M5S prevede bandi chiari e “a prova di ricorsi”, a Bruxelles scatta l’interrogazione alla Commissione Europea sullo stato di attuazione del Piano Rafforzamento Amministrativo della Regione Siciliana.
“Di casi ce ne sono tantissimi – spiegano Corrao e Cancelleri – come il bando del PSR per la misura 4.2 che ha visto l’esclusione di 89 progetti dichiarati irricevibili, quasi la metà di quelli presentati. O ancora l’improvvisa modifica del bando 1.1.5 del PO.FESR che magicamente escludeva le start up spiazzando le imprese che lavorano da mesi e mesi, salvo poi correggere nuovamente il tiro. Così imprenditori e cittadini impazziscono. E i risultati, lo sviluppo, il cambiamento non arriveranno mai. Il bando è il simbolo di questo fallimento vergognoso della gestione Cuffaro/Lombardo/Crocetta. Persone che o per mancanza di competenza o per maldestri tentativi di controllare il flusso di denaro architettano cavilli senza logica con il risultato di paralizzare la gestione dei fondi UE con migliaia di sacrosanti ricorsi al TAR. Deve finire la stagione del pressapochismo.”
“Così come devono finire i tempi biblici per finanziare le imprese! Siamo la regione più lenta d’Europa nella stesura dei bandi e nei pagamenti, in alcuni casi sono passati addirittura 5 anni dalla pubblicazione del bando al finanziamento delle imprese! Come può sperare una Regione di creare lavoro e stare dietro alla spietata competizione globale con un sistema amministrativo che impiega 2000 giorni per finanziare un’impresa o addirittura 1.211 giorni (3 anni!) per approvare un unico progetto!”.
“Dal 2014 – spiega Corrao – la Commissione sostiene le autorità italiane sia nella preparazione dei Piani di rafforzamento amministrativo (PRA) sia nella loro attuazione, con l’assistenza di esperti esterni. Le attività dei PRA (azioni, scadenze e obiettivi) sono monitorate ogni 4 mesi dalla Commissione. Per tali ragioni ho chiesto alla Commissione Europea di rendere pubbliche le informazioni riguardanti sia lo stato di attuazione del PRA della Regione siciliana che le criticità rilevate nell’ultimo monitoraggio”.
Di fatto, la lentezza ha provocato danni enormi, e anziché produrre ricchezza per i cittadini con i fondi UE ha prodotto ricchezza solo per alcuni. “Adesso basta – chiosa Giancarlo Cancelleri – il nostro governo punterà su bandi veloci, scritti bene, impeccabili e a prova di ricorsi. Dimezzeremo i tempi di pubblicazione dei bandi, di selezione dei progetti e di pagamento, rispetteremo i cronoprogrammi per garantire finalmente certezza e affidabilità agli imprenditori, vero motore della nostra isola”.
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