Una interrogazione sulla difficile situazione delle comunità alloggio che ospitano minori stranieri non accompagnati è stata presentata all’Ars dal M5S, prima firmataria Angela Foti. “Un po’ alla Ponzio Pilato, – è scritto in una nota – la politica nazionale e regionale abbandona i centri a se stessi, lavandosene le mani”. E’ stato decretato, il 12 novembre scorso, dal ministero del Lavoro, un costo medio giornaliero pro capite di 73,26 € e, con il medesimo decreto, il ministero ha disposto una misura di compartecipazione alle spese sostenute dagli enti locali fissata in 45 euro.
“Tutto perfetto – dice la Foti – se non fosse che numerosi enti locali, obbligati all’esborso delle somme necessarie alla copertura della restante parte delle spese per l’accoglienza, hanno già espresso la chiara volontà di non integrare la quota di compartecipazione statale”.
Tale decisione dipende sia dalla crisi economica dei Comuni, sia dalla circostanza che molte comunità si accontentano solo della quota nazionale e questo nonostante gli alti standard organizzativi e strutturali richiesti dalla normativa regionale.
Appare quindi probabile che buona parte di queste comunità, se sono in grado di praticare rette così basse, non rispettano gli standard previsti.
Il M5S chiede pertanto una ispezione per avere un monitoraggio sul sistema di accoglienza dei minori, non solo stranieri, in Sicilia.
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