Lukaku e doppietta Hakimi, Inter-Bologna 3-1
MILANO (ITALPRESS) – L’Inter si gode un ritrovato Hakimi, risponde alla Juventus e ottiene una iniezione di fiducia in vista del match decisivo in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. A San Siro Lukaku e l’ex Borussia Dortmund decidono la vittoria per 3-1 sul Bologna e permettono ai nerazzurri di salire a quota ventuno punti in classifica. Con Barella e Lautaro Martinez a riposo in panchina, Antonio Conte concede fiducia ad Alexis Sanchez e Gagliardini.
L’ex Atalanta ha la prima occasione da gol con un rigore in movimento che trova l’opposizione di Medel, schierato da Mihajlovic in una inedita difesa a tre. Una mossa tattica quella del tecnico serbo che però non dà i suoi frutti. Al 16′ l’Inter passa in vantaggio e lo fa col suo bomber: sugli sviluppi di un cross, Lukaku vince il duello fisico con Tomiyasu e col mancino trova la traiettoria imprendibile per Skorupski che al 34′ salva sul belga con un’uscita bassa decisiva per evitare il raddoppio. Ma al 45′ l’ex portiere della Roma non può nulla per negare il 2-0 dell’Inter: Brozovic inventa e premia il taglio di Hakimi che beffa Hickey e col mancino firma il suo secondo gol in campionato.
Tra il 56′ e il 61′ servono altri due miracoli di Skorupski per negare il 3-0 all’Inter: prima è Medel a perdere palla e favorire la transizione offensiva di Lukaku che dà il via alla ripartenza e serve Alexis Sanchez il cui diagonale è neutralizzato in due tempi dal polacco. Poi è Hakimi a scatenarsi contro il 2002 Hickey con un assist per l’attaccante belga, subito murato dal portiere avversario al momento del tiro. Ma allo scoccare dell’ora di gioco, il Bologna la riapre: Palacio col tacco innesca Soriano che serve al neo entrato Vignato una palla comoda da appoggiare in rete. Ma la reazione del Bologna non è che un caso isolato in un match dominato dai nerazzurri. E al 70′ Hakimi firma il 3-1 con un sinistro dalla distanza al termine di una travolgente azione individuale e si candida per una maglia da titolare in Champions. Chi non si candida per un posto in Europa è Eriksen, ancora una volta in campo nei minuti di recupero.