Luciano Fabian Monzon, il più esperto dei tre nuovi rossazzurri presentati oggi in conferenza stampa, è disinvolto e concreto: “Arrivo a Catania per fare bene e giocare, se ci riuscissi sarebbe bello riconquistare stabilmente un posto in Nazionale ma il mio primo obiettivo è aiutare la squadra, lavorare duramente e sacrificarmi per i miei compagni. Non ho modelli di riferimento, nel mio ruolo. Fisicamente sto bene, non ho nessun problema e mi sto allenando con i compagni; certamente, non è ideale non fare parte del ritiro ma mi sto impegnando per recuperare il tempo perduto. Voglio ringraziare il Catania che ha fatto di tutto per avermi qui”.IL PROFILO DI MONZONLuciano Fabián Monzón è nato a Granadero Baigorria, in Argentina, il 13 aprile 1987. Terzino sinistro molto abile in entrambe le fasi, è un atleta grintoso, dotato di ottime qualità nel dribbling e di un gran senso del gol: le sue incursioni, caratterizzate da una notevole progressione lungo la fascia di competenza, si completano spesso con una potente conclusione di sinistro, “piede naturale”.Cresciuto nel Boca Juniors, debutta con il prestigioso club nella massima serie argentina nel 2008 e s’impone immediatamente all’attenzione generale: miete applausi e consensi, il c.t. Sergio Batista decide di convocarlo in Nazionale per i Giochi Olimpici di Pechino e Monzón, titolare in cinque delle sei partite disputate dalla Seleccion nella competizione, inclusa la finale contro la Nigeria, ripaga la fiducia a suon di prestazioni straordinarie. Luciano conquista così la medaglia d’oro al fianco di illustri compagni quali Messi, Di Maria, Mascherano, Lavezzi, Aguero e Riquelme.L’exploit con l’Argentina accende i riflettori di prestigiosi club europei: il Real Betis Siviglia ingaggia Monzón nella stessa estate e gli concede una grande chance. L’esordio in biancoverde è indimenticabile ed evidenzia qualità, personalità ed autorevolezza: il 24 settembre 2008, in occasione del debutto personale nella Liga, al Camp Nou contro il Barcellona, Luciano, subentrato in corso di gara, realizza un gran gol sugli sviluppi di un calcio di punizione, evidenziando fin dalle prime battute una straordinaria abilità sui piazzati.Rientrato in patria, il laterale sinistro argentino continua ad inanellare presenze e segnalarsi per qualità: il suo percorso di crescita pare evidente ai principali osservatori europei e nell’agosto del 2010, secondo alcune fonti, soltanto un disaccordo sulle modalità di pagamento impedisce all’Udinese di chiudere positivamente la trattativa con il Boca Juniors. Nel 2011 la Roma pare seriamente interessata ma il Nizza rompe gli indugi e strappa Monzón ad un’agguerrita concorrenza: ingaggio a titolo definitivo, contratto quadriennale. L’impatto dell’esterno è straordinario, le sue serpentine ubriacanti e la sua duttilità tattica ne fanno uno dei migliori giocatori della Ligue 1. Puntualissimo dal dischetto, Luciano realizza complessivamente, nell’arco della stagione, 10 gol: 8 in campionato, 2 nelle Coppe nazionali. L’exploit francese origina nuove attenzioni da parte dell’entourage della Nazionale e scatena nel 2012 una nuova asta di mercato: anche Milan e Juventus, tra le società interessate. Il Lione accelera con maggior convinzione, investe una cifra superiore ai 3 milioni di euro per un prospetto di sicuro avvenire e si garantisce le prestazioni del talentuoso argentino, che sigla un contratto quadriennale. Alle esperienze in Argentina, Spagna e Francia, Monzón aggiunge quella in Brasile, con la maglia della Fluminense.
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