Longevità, altro che buon cibo e attività fisica: svelato il vero segreto per vivere bene e a lungo | Lo studio ha parlato chiaro
Il segreto della longevità è questo: gli studi scientifici lo confermano
Da un lato, è pur vero che l’età media in Italia e nel resto dei paesi industrializzati stia drasticamente aumentando: viviamo tutti più a lungo e questo ha delle conseguenze a livello sociale, economico ed anche politico. Dall’altro lato, però, è altrettanto vero che non tutti coloro i quali arrivano ad 85 o 90 anni lo fanno in salute: la longevità senza il benessere può essere più un problema che una conquista.
L’innalzamento dell’aspettativa di vita è dovuto ad una molteplicità di fattori tra i quali migliori condizioni di igiene e di alimentazione, nonché cure sempre più efficaci. Soprattutto queste ultime, infatti, sono responsabili del fatto che oggi molte persone con determinate patologie che nei decenni scorsi le avrebbero portate velocemente alla morte, oggi possono sopravvivere ai loro malanni per lunghi anni.
Vivere a lungo da malati, però, non è sempre una conquista. Per questo motivo, la scienza si sta concentrando su quali sono i fattori che consentono di arrivare a spegnere tante candeline ma nella miglior condizione psico-fisica possibile, quindi in salute: ecco a quali risultati è giunta.
Il segreto della longevità: finalmente è stato svelato
Vivere a lungo è il sogno di molti: oggi come oggi, considerando anche che si va in pensione piuttosto tardi, la speranza è quella di avere ancora molti anni a disposizione da poter dedicare alla propria famiglia, a ciò che più si ama e a quelle passioni che, per tutti i decenni dedicati al lavoro, sono state messe in secondo o in terzo piano. Per fare tutto ciò, però, non è sufficiente vivere a lungo poiché è necessario anche rimanere in salute, così che il fisico e la mente possano essere lucidi e pronti per godere di tutto quel tempo libero che finalmente si ha conquistato.
Indispensabili, per la salute, sono sicuramente uno stile di vita attivo e sano anche in attività avanzata, quindi un ambiente stimolante anche dal punto di vista cognitivo e un’alimentazione adeguata. Uno studio italiano pubblicato sul The Journals of Gerentology, però, ha svelato un altro aspetto fondamentale.
L’importanza della riserva affettiva
Lo studio, condotto dalla Fondazione Golgi Cenci e dalla Fondazione Serpero, ha analizzato tutti quei fattori che favoriscono l’invecchiamento resiliente mediante lo studio di Abbiategrasso, un comune di Milano dove risiedono 30mila persone. Dallo studio è emerso che, oltre allo stile di vita sano ed attivo, non è tanto la capacità di evitare ogni tipo di stress a favorire la salute quanto più la capacità di adattarsi ai cambiamenti dell’età.
Da evitare, quindi, la vita in una bolla protetta ed esente da ogni tipo di problema, poiché riduce anche le capacità di adattamento: mantenersi attivi e svegli anche dal punto di vista mentale, mediante la curiosità e la stimolazione anche in gruppo, è fondamentale.