L’Olio d’oliva resterà negli scaffali: stangata dei prezzi in Sicilia | Quanto dovrai sborsare al litro

In Sicilia l’olio di oliva è arrivato a dei prezzi sconvolgenti: cosa sta succedendo

Uno dei capisaldi della cucina mediterranea, e quindi anche di quella italiana, è l’olio extravergine d’oliva. Base indiscussa di moltissime ricette, è indispensabile per un buon soffritto di sedano, carota e cipolla, quindi anche per arricchire primi piatti come pasta o zuppa anche a crudo e per insaporire secondi e contorni, magari in abbinamento a un buon aceto balsamico di Modena.

In Italia c’è una lunga tradizione di produzione di olio d’oliva e, soprattutto nel Sud Italia ma non solo, sono molte le famiglie che vivono proprio grazie a quest’attività agricola. Quando si parla di ulivi e di olio viene subito in mente la Puglia, per esempio, anche se sono da citare anche la Calabria, la Sicilia, la Toscana, l’Abruzzo e la Liguria, tra le altre.

Oggi, però, abbiamo una brutta notizia e riguarda il prezzo di questo ingrediente magico. Ecco infatti a che cifre è arrivato l’olio in Sicilia: i cittadini sono sconvolti, non sanno più come potranno permetterselo d’ora in poi.

Quanto costa l’olio extravergine d’oliva

Non è stata un’annata facile per i produttori di olio d’oliva italiani. Le recenti piogge hanno sicuramente fatto bene agli ulivi ma la siccità che ha colpito la Sicilia nei mesi scorsi ha inevitabilmente dato una botta alle piantagioni, che quest’anno infatti hanno una produzione più scarsa del solito. Le previsioni per la prossima campagna di raccolta, infatti, segnalano un calo generalizzato che, soprattutto in alcune aree, potrebbe far registrare perdite fino al 50%.

Rispetto all’anno scorso, quindi, ci sarà un inevitabile aumento dei prezzi: attualmente, l’olio del 2023 è stato quotato a 9,20 euro al chilo in Italia e 7,50 euro al chilo sui mercati esteri. Quest’anno, però, nella provincia di Palermo si parla di circa 9 euro al chilo, che salgono a 9,55 euro a Trapani.

L’appello delle autorità

Nel frattempo, il presidente e il direttore della Cia Sicilia Occidentale nelle persone di Camillo Pugliesi e Luca Basset hanno lanciato un appello affinché si eseguano interventi specifici e mirati per contrastare gli effetti negativi della siccità sulla produzione di olive e di olio. Le proposte, quindi, sono quelle di nuovi impianti di irrigazione, laghetti artificiali o pozzi: per costruirli, però, gli agricoltori hanno bisogno di fondi e questi devono inevitabilmente arrivare dall’alto.