Le Isole Eolie sono tra le 30 località nel mondo da visitare per il 2018.
La classifica e di “Lonely Planet”. Tra i motivi indicati dalla guida turistica “un mare splendido, i vulcani, spiagge di sabbia nera e alcuni tra i sentieri costieri più belli d’Europa”. Soddisfazione viene espressa dalla giunta comunale di Lipari. “Il prestigioso riconoscimento – dice l’assessore al turismo Ersilia Pajno – attribuito da una delle guide turistiche più diffuse e autorevoli eleva le Isole Eolie ad un livello di visibilità mai raggiunto. Far parte del top dei luoghi più apprezzati e famosi del mondo rappresenta una importante certificazione turistica che non può non rendere fieri e felici”.
L’Isola di Vulcano ricade nel comprensorio delle Isole Eolie. Si estende circa 21 km quadrati ed è amministrata dal comune di Lipari. Nell’antichità l’isola veniva chiamata Therasia, poi Hiera, perche’ sacra al dio Vulcano; da qui, infine, il suo nome attuale. La mitologia greca su questa isola situava le Fucine di Efesto, dio del fuoco e fabbro che aveva per aiutanti i Ciclopi. Ma e’ il nome che i Romani hanno dato al dio, Vulcano, che è stato dato all’isola.
L’isola deve la sua esistenza alla fusione di alcuni vulcani di cui il più grande, spento, è il Vulcano della Fossa. Gli altri sono il Vulcanello (123 m) a nord; il meridionale Monte Aria (500 m), completamente inattivo, che forma un vasto altopiano costituito da lave, tufo e depositi alluvionali olocenici e il Monte Saraceno (481 m).
Il principale vulcano, a occidente, sembra essersi formato dopo l’estinzione del vulcano meridionale. Con lave molto acide, ha generato il monte detto Vulcano della Fossa (o Gran Cratere o Cono di Vulcano), alto 386 m, con pendici molto ripide, con a nord un cratere spento, detto Forgia Vecchia. A nord-ovest si trova una recente colata di ossidiana del 1771, detta le Pietre Cotte. Il cratere attivo è situato alquanto spostato a nord-ovest.
L’isola è bellissima da visitare, sia via terra che dal mare. Vulcanello separa la baia di Porto Levante che guarda verso Panarea a Stromboli, da quella di Porto Ponente, che guarda verso Filicudi ed Alicudi. Da non perdere la pozza dei fanghi termali, una delle principali attrattive dell’Isola fin dai tempi antichi. Nello specchio di mare antistante obbligatorio il bagno nelle sue acque calde, codì definite perché riscaldate da ebollizioni sottomarine dovute alla fuoriuscita di gas caldi dai fondali.
La visita alla Spiaggia delle Sabbie Nere, attrezzata di impianti turistici, caratteristica per la sabbia scura e finissima e per il magnifico tramonto su Filicudi.
La spiaggia di Gelso, molto riservata e perché più difficile da raggiungere. Infine, non dovete perdere per nessun motivo la scalata al cratere, un’esperienza unica che vi proietterà in un mondo surreale, in mezzo alle emissioni solforose, fino in cima, da dove si gode una spettacolare vista su tutte le altre isole dell’arcipelago eoliano.
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