Lo Stato ha deciso la NUOVA TASSA | Devono pagarla i più anziani: il debito pubblico è colpa loro

I poveri saranno sempre più poveri in Italia, la nuova tassa colpirà proprio coloro che hanno un reddito estremamente basso. 

L’Italia è uno dei paesi in Europa dove, la stretta fiscale si fa sentire molto di più che in tutti gli altri paesi. Questo è il motivo per cui spesso ci si trova a parlarne, a prendere in considerazione i suggerimenti per ottenere un buon risparmio. Peccato che, almeno fino ad oggi, più che di risparmio, si è sempre e solo parlato di incremento degli importi da pagare.

Sono ormai molti anni che in Italia il vero problema è la pressione fiscale. Questa ha fatto in modo che, di fronte all’importo delle tasse in aumento e agli stipendi fermi sempre allo stesso punto, si riducesse il potere di acquisto degli italiani.

Insomma, una sorta di cane che si morde la coda, con il popolo sempre più povero e incapace di arrivare a fine mese. Tutto questo per colpa di quello che è il tasso di inflazione.

La verità, dietro a tutto questo è che purtroppo ad essere maggiormente colpite da questa situazione sono le famiglie con un reddito più basso. Proprio loro ne risentono e non poco di questa situazione che non accenna a placarsi.

Chi meno ha più ne risente

In fondo questo è quello che da tempo è la realtà dell’Italia intera. Proprio le fasce dal reddito più basso finiscono per risentire maggiormente di questa crisi economica che continua a martellare sui conti correnti, sui risparmi di una vita intera. I prezzi sono in continuo aumento con una difficoltà evidente di riuscirsi a difendere dall’inflazione.

Una prospettiva in cui i ricchi continuano comunque a comprare, per loro sembra proprio che l’aumento dei prezzi non esista. Insomma, come si dice? Piove sempre sul bagnato.

Non è una tassa, ma pesa come se lo fosse

Ovviamente l’inflazione non è una tassa, ma pesa sui conti delle famiglie italiane proprio come se lo fosse. La pressione fiscale in Italia è veramente molto alta e la tendenza a crescere, sembra proprio non riuscire in alcun modo a creare una controtendenza. Ad oggi coloro che sono in una posizione di reale vulnerabilità sono gli occupati il cui stipendio sembra proprio non bastare mai.

Uno scenario per cui occorre cercare una controtendenza per risollevare le sorti dell’Italia intera.