Lo sconto ve l’abbiamo fatto, ora torniamo alla ‘normalità’ | Prezzi benzina alle stelle, c’è la data di non ritorno

La benzina torna alle stelle, la data è stata stabilita: preparatevi al peggio.

Un nuovo aumento dei prezzi della benzina toccherà sopportare, se si è italiani. Il periodo storico che stiamo vivendo è già difficile, soprattutto dal punto di vista economico. Gli stipendi sono infatti uguali a sé stessi da molti anni e questo è stato in parte causato ed anche peggiorato dalla pandemia e dalle guerre, che hanno determinato l’aumento dell’inflazione e la diminuzione del lavoro, per tutti.

Dall’altro lato, però, proprio l’aumento dell’inflazione ha causato una spesa alimentare e dei beni di prima necessità sempre più cara per le famiglie, che quindi si sono trovate a dover fare molte rinunce per potersi concedere gli stessi beni a cui sono abituati e di cui hanno bisogno.

In merito ai carburanti, invece, dopo un primo taglio delle accise che ha permesso a tutti i cittadini di tirare un sospiro di sollievo, presto ci sarà un nuovo rincaro che peserà sulle spalle di tutti gli italiani. Ecco che cosa succederà.

Benzina e diesel alle stelle: i prezzi aumentano

Secondo diversi esperti del settore, l’introduzione del nuovo Emission Trading System (ETS) potrebbe portare con sé alcune conseguenze pericolose per quanto riguarda i prezzi di diesel e benzina. ETS è un sistema che regola lo scambio di quote di emissione di CO2 e si prevede che entrerà in vigore nel 2027: consiste in una tassa, precedentemente imposta alle industrie molto inquinanti, che presto verrà applicata anche agli edifici e al settore dei trasporti.

Quando entrerà in vigore, però, si stima che potrebbe causare un aumento massimo di 45 euro per tonnellata di carburante. Al consumatore, questo si traduce con un rincaro dei prezzi alla pompa di 10 centesimi per litro (benzina) e di 12 centesimi per litro (diesel).

Potrebbe andare peggio

Secondo Pieter Liese, uno degli architetti della nuova normativa ETS, questa stima degli aumenti potrebbe però essere fin troppo positiva. Una ricerca svolta a Berlino a fine 2023, infatti, ha stimato che i rincari potrebbero arrivare anche a 200 euro per tonnellata: le cifre presentate nel paragrafo precedente, infatti, si riferiscono alle stime formulate dall’Unione Europea e non a studi indipendenti. Se questa stima tedesca si rivelasse veritiera, i rincari potrebbero quindi superare di oltre quattro volte quella proposta dall’UE.