Lo scandalo Monte dei Paschi arriva in Sicilia
Ci sono 1.132 chilometri tra Palermo e Siena, sede centrale del Monte dei Paschi, ma evidentemente non sono bastati a tenere fuori la Sicilia dal pasticcio che ha coinvolto la grande banca senese. Oggi il Corriere della Sera pubblica i primi stralci delle intercettazioni telefoniche che hanno visto protagonista la grande banca di Rocca Salimbeni ed il suo potente ex presidente Giuseppe Mussari. E la Sicilia non poteva mancare. Si scopre così che il 22 febbraio 2010 l’allora governatore della Sicilia Raffaele Lombardo chiama telefonicamente il Presidente del Monte dei Paschi, Mussari, dicendogli di avere avuto il numero da Miccichè. Dopo il primo contatto, Lombardo ricontatta Mussari spendendosi per una questione forse di interesse vitale per la Sicilia: dare un po’ di quattrini ad un imprenditore agricolo di Vittoria in difficoltà economiche! La società che ha beneficiato dell’autorevole intervento del presidente della Regione Siciliana e del presidente di una delle più grandi banche italiane è la G&B srl di Vittoria. Ma non finisce qui. Il brogliaccio delle intercettazioni, secondo il Corriere della Sera, rivela infatti i contenuti di una telefonata niente di meno che dell’onorevole Gianni Letta, il quale rivolgendosi a Mussari “chiede se è possibile concedere al Teatro Biondo di Palermo un extrafido di 1,5 milioni di euro, garantito da finanziamenti assicurati da Regione e Comune”. Mussari risponde che se ne occupa immediatamente! Anche se si tratta di due episodi diversi, uno teso a salvaguardare una istituzione pubblica ed uno proteso a salvare un imprenditore privato in difficoltà, questi episodi hanno però qualche cosa in comune: niente di illecito per carità, ma se politici di questo calibro impiegano il loro tempo in queste cose, siamo messi davvero molto male!