Livio Marocco si difende: “Diabolik era in allegato con un quotidiano nazionale”
Nell’inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica di Palermo ci sono 87 deputati appartenenti alla scorsa e all’attuale legislatura. Tra questi c’è anche Livio Marocco del gruppo Fli che è stato accusato di aver acquistato con i soldi del gruppo la collezione dei fumetti di Diabolik.
“Stamattina mi è stata consegnata la notifica per la convocazione in Procura sull’indagine relativa all’impiego dei fondi dell’Ars – scrive in una nota Marocco – Sono sereno, tanto da aver io stesso consegnato già un anno fa alle autorità competenti tutta la documentazione contabile di cui si parla. Chiarirò nella sede opportuna- cioè dinanzi ai magistrati- di non aver mai fatto ricorso a soldi pubblici per spese personali, mi spiace solo che si stia dando un’immagine distorta e offensiva della mia persona. Ad esempio è falso che io abbia stipulato abbonamenti a Diabolik: quel fumetto era allegato a uno dei quotidiani che in quanto capogruppo davo mandato di acquistare per metterli a disposizione del gruppo di Fli all’Ars. Su questo come su tutti gli altri rilievi che mi vengono mossi ho la coscienza a posto e lo dimostrerò ai magistrati, verso i quali nutro come sempre la massima fiducia”.