Lipu contro botti. Ogni anno si riapre la discussione circa l’uso dei petardi e fuochi d’artificio durante le festività natalizie. Ogni anno si ripetono innumerevoli incidenti, anche mortali, di persone e di animali selvatici e domestici.
Anche quest’anno la Lipu chiede al Comune di Palermo ma anche a tutti i Comuni del comprensorio di emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi e fuochi artificiali durante il periodo natalizio e di Capodanno.
“I danni agli animali selvatici provocati dai botti sono inimmaginabili” spiega Giovanni Cumbo, Delegato della Lipu di Palermo. “Lo scoppio dei fuochi d’artificio in piena notte può causare, infatti, uno spavento tale da provocare la morte per infarto.
In alcuni casi lo scoppio li induce a fuggire dai dormitori costituiti da alberi e siepi (da qui l’importanza del verde urbano e di non capitozzare drasticamente le chiome degli alberi), e a volare al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire contro qualche muro o cavo elettrico; quelli che riescono ad atterrare o a posarsi su qualche manufatto, spesso muoiono investiti dalle automobili o assiderati a causa delle rigide temperature invernali ed alla mancanza di un riparo. Altri gravi danni possono essere le ustioni e la rottura dei timpani. Gli uccelli recuperati ancora vivi non arrivano in tempo, purtroppo, ai Centri di recupero fauna selvatica”.
In Inghilterra “Looking-Glass” (http://www.looking-glass.co. uk/campaigns/banthebang.htm ) ha studiato questo problema per molti anni e ha constatato come ci siano conseguenze estreme sulla fauna selvatica: uccelli ed altri animali trovati gravemente feriti o in difficoltà o morti in giardini e aree boschive nei pressi delle località dove siano stati utilizzati botti e fuochi d’artificio.
Va ricordato che anche cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana.
“Ricordiamo, inoltre”, continua Cumbo “che esiste già una normativa sul divieto di utilizzo dei botti: l’Art. 703 del Codice Penale (“ Accensioni ed esplosioni pericolose”) che dice che “Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco [c.p. 704] (2), accende fuochi d’artificio, o lancia razzi, o innalza aerostati con fiamme, o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103 (3). Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese [c.p. 420] (4).”
L’anno scorso il Comune di Palermo, a seguito della nostra richiesta, emanò il divieto! Quest’anno vogliamo augurarci che venga nuovamente emanata l’ordinanza. Sono già centinaia i Comuni italiani che, nel corso degli anni, hanno emanato ordinanze sul divieto di usare i botti a Capodanno. Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti può decidere di restituirli ai negozianti.
Chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti, cioè quelli di rinchiuderli in luoghi tranquilli o lasciare che vadano loro a rifugiarsi in luoghi idonei secondo i loro istinti, senza andare a disturbarli, possibilmente chiudendo le finestre e abbassando le serrande in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, se l’animale vede che il proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.
La LIPU, inoltre, esorta i cittadini, a prescindere da normative e ordinanze, di avere il buon senso di non utilizzare botti, razzi o altri fuochi aerei che emettano esplosioni, fischi o altri rumori. Esistono in commercio dei fuochi d’artificio che non emettono botti, è bene che ogni Amministrazione ne prenda atto.
Chi a dovesse recuperare un animale selvatico ferito presumibilmente dai botti di Capodanno, può consegnarlo al Centro di Recupero Fauna Selvatica più vicino o al Corpo Forestale della Regione Siciliana, dove potrà avere le migliori cure.
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