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L’intelligenza artificiale migliora la salute, da Roche un ciclo di talk

MONZA (ITALPRESS) – Rivoluzione sanitaria digitale? Big data? Cosa sono i dati sanitari? E i Real World Data? Come avrebbero potuto migliorare la gestione della pandemia da Covid-19? E qual è il contributo che la tecnologia informatica può fornire al Sistema Salute? Sono solo alcune delle tante domande a cui Roche Italia ha cercato risposte avviando un dialogo con cittadini e pazienti, medici, scienziati, istituzioni ed esperti tecnici. Da questo dialogo è nata la campagna ‘Roche Now, big data uniti per la salute’ che, con il lancio dell’omonimo talk vuole essere una guida per tutti i cittadini interessati a comprendere come l’analisi di un’enorme mole di dati sanitari possa radicalmente cambiare il mondo della sanità e migliorare la salute dei cittadini.
“In Roche crediamo che un Sistema Sanitario che parta dall’analisi dei dati per arrivare alla personalizzazione delle cure abbia il potenziale di migliorare le condizioni di salute dei cittadini attraverso terapie mirate, promuovendo una ricerca d’avanguardia e con il fine ultimo di aiutare la sostenibilità del Sistema Salute. Per questo ci impegniamo a integrare i dati derivanti dalla cosiddetta Real World, ovvero dall’esperienza pratica clinica, per complementare la nostra ricerca, anche attraverso le collaborazioni con le altre aziende del Gruppo, come la divisione Diagnostica, Foundation Medicine e Flatiron Heatlh. Con orgoglio possiamo dire che siamo l’unica realtà del settore salute che abbraccia l’intero percorso del paziente e che grazie all’integrazione dati di tipo genomico, clinico, economico-organizzativi è in grado di offrire soluzioni che includono servizi, farmaci e test diagnostici innovativi – ha affermato Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegato di Roche Italia, presentando la campagna -. Abbiamo davanti a noi però diverse sfide sulle quali occorre lavorare a partire da quella tecnologica, passando per quella normativa e infine anche e soprattutto quella culturale. Perché è solo grazie a cittadini più fiduciosi nella scienza, istituzioni e politici lungimiranti, una comunità scientifica focalizzata sui bisogni di pazienti e un’industria che punti sull’innovazione che potremo costruire insieme la sanità del futuro. Se non ora, quando?”.

Durante il virtual event di presentazione del progetto è stato lanciato il primo ciclo di digital talk condotto dallo scienziato Ennio Tasciotti che si sviluppa attraverso cinque video pillole per promuovere maggiore consapevolezza su tematiche come Real World Data, Real World Evidence, Fascicolo Sanitario Elettronico.
Nel primo Roche Now Talk, disponibile da oggi sui canali ufficiali di Roche Italia, Ennio Tasciotti introduce il mondo dei big data e ne spiega la terminologia; il secondo si focalizza sui pazienti, con Antonio Gaudioso, Presidente di Cittadinanzattiva; il terzo vede protagonista Vincenzo Valentini, Vicedirettore Scientifico del Policlinico Gemelli, che analizza il potenziale dei big data per i medici; il quarto appuntamento prende in considerazione il mondo delle Istituzioni, rappresentato dall’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin; la quinta puntata ospita il direttore scientifico dell’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), Giorgio Metta, fornendo una prospettiva tecnica sul tema. Seguiranno ulteriori momenti di confronto, con altri esperti del settore Tutti i protagonisti degli appuntamenti digitali sono stati oggi ospiti dell’evento di lancio.
‘L’evoluzione della medicina sta vivendo uno strano paradosso, c’è una diffusa percezione che l’utilizzo di strumenti innovativi come i big data la renda molto complicata, ma in realtà l’intelligenza artificiale applicata alla ricerca e alla medicina semplifica molto la vita di noi scienziati, ma anche dei pazienti”, ha detto Tasciotti, Scienziato ed esperto di biotecnologie mediche.

“È giunta l’ora anche in Italia di prendere finalmente delle decisioni che si basino sull’osservazione della realtà e non sulle percezioni – ha commentato Antonio Gaudioso, Presidente di Cittadinanzattiva – questa occasione ci è fornita dai dati, che sono una ricchezza enorme, e potenzialmente inesplorata. È però necessario che i dati siano davvero ‘open’, completi e intellegibili, altrimenti rischiamo anche in questo campo di creare enormi differenze territoriali”.
Vincenzo Valentini, Vicedirettore Scientifico Policlinico Universitario Gemelli IRCSS ha sottolineato come “L’utilizzo diffuso in sanità di piattaforme informatiche per attività cliniche, di comunicazione con i pazienti e amministrative, ha già reso disponibile grandi volumi di dati, continuamente aggiornati, che le moderne tecnologie di elaborazione, basate anche sull’intelligenza artificiale, rendono fra loro interoperabili e in grado di dare supporto alle decisioni cliniche, la personalizzazione dei percorsi di prevenzione, diagnosi e cura, e monitoraggio della sostenibilità organizzativa. Adesso sta al Governo pilotare questo passaggio ad una medicina sempre più basata sul digitale” ‘La prima barriera è amministrativa e burocratica, la seconda riguarda una visione della privacy che ci pone alcune questioni e la terza è politica, data dalla frammentazione dei centri di potere e gestione regionali. Quindi abbiamo un Sistema che frena qualsiasi tipo di trasparenza del dato ma anche la circuitazione”, ha sottolineato Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute del governo Letta e oggi membro della commissione V Bilancio, Tesoro e programmazione.

Giorgio Metta, Direttore dell’IIT, ha sottolineato come “il medico del futuro avrà a disposizione strumenti che gli permetteranno di aumentare le sue possibilità e raggiungere obiettivi ad oggi considerati impossibili. Per essere competitivi in questo settore come Paese dovremo far crescere la nostra ‘potenza di calcolo’, investire su formazione e ricerca, rafforzare i rapporti tra settore pubblico e privato e concentrarci a portare sul mercato le nuove tecnologie, che in molti casi già esistono, in breve tempo in modo da far davvero la differenza e concretamente migliorare la vita delle persone’.
Il progetto ‘Roche Now, big data uniti per la salute’ è patrocinato da SIF (Società Italiana di Farmacologia) e SIMM (Società Italiana di Leadership e Management in Medicina).
‘L’Italia è un Paese ricco sia di dati di real world, sia di expertise di numerosi gruppi di ricerca nell’analisi di RWD”, ha detto Gianluca Trifirò, Professore di Farmacologia dell’Università di Verona e membro del consiglio direttivo della sezione clinica della SIF. “Affinché possano però essere messi al servizio di istituzioni e operatori sanitari è importante creare e consolidare dei network di banche dati sanitarie e di esperti”.
Per Mattia Altini, Presidente SIMM, “l’innovazione digitale costituisce la soluzione in grado di trasformare i dati in conoscenza, le decisioni in processi, gli accadimenti in reazioni: SIMM vuole affrontare i temi dell’innovazione digitale con l’obiettivo di miglioramento continuo del bene pubblico e della salute”.

Redazione

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