Il Consiglio comunale affossa il progetto della linea A del tram a Palermo, ma dice sì al Piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022.
Con un emendamento a firma Ugo Forello e Giulia Argiroffi – approvato con 21 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti – la tratta che attraversa via Libertà è stata stralciata, anche se potrebbe essere inserita nell’elenco annuale del 2021.
Durissime le reazioni di Avanti Insieme, Sinistra Comune e Partito Democratico: “La maggioranza di centrodestra del Consiglio Comunale ha fatto un grave sfregio alla nostra città, stralciando dal progetto tram la “Linea A” che era il fulcro di un sistema tram completo. Questo determinerà un danno di cui si dovrà assumere la responsabilità politica, in special modo, chi si è presentato alle elezioni affermando di volere il tram, poi ha votato due piani triennali che prevedevano tutte le linee e, oggi, ne chiede lo scalpo per consumare una squallida vendetta politica a scapito della città.
Via Libertà non è stata liberata, è stata privata di un’infrastruttura che aveva i pareri di tutti gli enti di controllo e che non l’avrebbe affatto snaturata. Uno stralcio che con tutta evidenza mette a rischio l’intera opera che ora subisce una battuta di arresto che certamente peggiora, ritarda e compromette l’opera definitivamente. Questa non è politica ma arroganza e strumentalità, e questo partito che va da Ugo Forello a Francesco Bertolino al Presidente del Consiglio Totò Orlando, da Mimmo Russo alla Lega, e che si è nutrito di menzogne diffuse impunemente, stasera festeggiava in aula quello che è un disastro per la nostra comunità.
Abbiamo voluto votare l’atto favorevolmente, in coerenza con la protesta attuata per sbloccare altri importanti interventi come la ristrutturazione degli asili nido Mimosa e Galante, progetti di illuminazione pubblica del valore di 40 mln di euro che riguardano in particolar modo le periferie. Questi e altri interventi sono stati bloccati per mesi, con discussioni inutili, da chi ha voluto attendere di avere i numeri per portare a compimento un simile scempio. La nostra battaglia per una città che colleghi le periferie al centro in maniera efficiente e democratica continua in tutte le sedi opportune”.
Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista, rincara la dose e aggiunge: “La maggioranza criminale delle destre e del gruppo OSO ha affossato il progetto del tram. Ciò nonostante il parere contrario degli gli uffici che hanno provato a spiegare in tutte le maniere che ci sarebbero stati gravi economici e l’azzeramento di tutto il lavoro svolto finora.
Cinque anni buttati alle ortiche, una enorme occasione persa per lo sviluppo sostenibile della mobilità in città, uno sfregio alla questione ambientale e uno sperpero di oltre 700 milioni di Euro di fondi extra comunali che la città di Palermo perderà. Ieri si è consumata una pagina molto buia per la città di Palermo che pagheranno le generazioni future. Le prossime elezioni amministrative si giocheranno anche su questo punto, i palermitani e le palermitane dovranno decidere se farsi governare da questi criminali o continuare sulla strada intrapresa finora”.
“L’emendamento per cassare la linea A del Tram (via Roma e via Libertà) è stato approvato dal Consiglio comunale con 21 voti a favore, 9 contrari e 3 astenuti – dichiarano i consiglieri Marianna Caronia e Igor Gelarda -. Siamo molto soddisfatti per la bocciatura della linea A del Tram che avrebbe devastato via Libertà e via Roma. Una battaglia che conduciamo dall’inizio della consiliatura, non perché contrari all’idea del Tram in generale, ma perché questo progetto avrebbe devastato la nostra città. Così per come strutturato – proseguono – questo Tram non è utile alla città, anzi rischia di danneggiarla pesantemente.
Ora è finalmente chiaro che non si perderà nessun finanziamento, anzi si liberano risorse per il cui utilizzo metteremo nero su bianco idee e proposte utili alla città. Per far questo, coinvolgeremo esperti e cittadini, come non hanno voluto e saputo fare Leoluca Orlando e Giusto Catania, caparbiamente impegnati a imporre la propria idea. Una volta superato lo scoglio del Tram, voteremo per l’approvazione del Piano Triennale delle Opere Pubbliche, per dare la possibilità di realizzare quelle opere, per la verità veramente poche, che questa incapace Amministrazione potrà realizzare”.
“La Lega è per il tram – dichiara invece Alessandro Anello, consigliere della Lega a Palazzo delle Aquile e vice presidente della commissione consiliare Attività produttive – ma non per questo progetto di tram che va rivisto e corretto. Così è un errore. L’approvazione dell’emendamento che stralcia dal piano triennale delle opere pubbliche la linea A ha evitato che il sindaco Orlando e l’assessore Catania sfregiassero la bellissima via Libertà, che distruggessero via Roma.
Non è una bocciatura della mobilità ecologica nel centro della città ma un argine al delirio di un’amministrazione che ha fatto del tram una bandiera ideologica. La prossima amministrazione comunale rimodulerà la viabilità con un progetto sostenibile ascoltando le esigenze dei cittadini e delle categorie produttive”.
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