Catania – Facce, sorrisi e momenti di vita quotidiana arrivano dallo Zimbabwe a testimonianza dei lunghi dieci anni trascorsi dalla Lila di Catania a Mutoko.
“Volti di Mutoko” – Faces of a place” si chiamerà infatti la mostra allestita al Palazzo della Cultura, con il patrocinio del Comune di Catania, in occasione del decimo anniversario del progetto “Susy Costanzo”: fruibile dal 29 maggio al 15 giugno, l’esposizione sarà inaugurata il 29 maggio alle ore 17.30 .
Il progetto “Susy Costanzo”, dedicato a una socia fondatrice dell’associazione venuta a mancare diversi anni fa, nasce nel 2004 con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno del programma di terapia antiretrovirale e di prevenzione della trasmissione materno-infantile dell’infezione da HIV dell’ospedale “Luisa Guidotti”, nel distretto di Mutoko, in Zimbabwe. Il programma, coordinato da Luciano Nigro, professore associato di Malattie Infettive e presidente della Lila di Catania, è svolto in collaborazione con la Scuola di Specializzazione di Malattie Infettive e il Dipartimento di Biologia Molecolare dell’Università di Catania.
Grazie a questo progetto, tutte le donne che ogni anno partoriscono all’ospedale “Luisa Guidotti” non rischiano più di trasmettere l’infezione ai loro bambini; il lavoro di educazione alla prevenzione e la somministrazione della terapia hanno permesso che la percentuale di persone con infezione da HIV nel distretto diminuisse notevolmente. In questi dieci anni le persone trattate sono state oltre 10.000, di cui il venti percento bambini.
Le foto dei “Volti di Mutoko” sono state raccolte in un libro fotografico omonimo che sarà possibile acquistare alla mostra o in libreria. Tutto il ricavato delle vendite sarà devoluto al progetto.
Ma gli appuntamenti non terminano qui: la Lila ha infatti organizzato un’altra serata durante la quale, tra esibizioni e musica, racconterà gli anni in Zimbabwe: al Teatro Coppola, il 6 giugno alle 20.00, all’incontro “Ti racconto i dieci anni del progetto Susy Costanzo” interverranno Alessandra Costanzo, Elisa Poidomani, il coro di voci bianche “Gaudeamus igitur” Concentus e il coro polifonico InCantata Vox e Luciano Nigro.
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