È disponibile la nuova edizione del libro di Marco Olivieri, La memoria degli altri. Il cinema di Roberto Andò (Edizioni Kaplan, Torino, 2013 e 2017, anche ebook), con un nuovo capitolo dedicato al film Le confessioni.
L’opera sarà presentata il 5 giugno a Siracusa presso La Casa del Libro Rosalio Mascali, in via Maestranza 20. All’incontro, che avrà inizio alle 18:30 e sarà moderato da Daniela Sessa, parteciperà il regista Roberto Andò.
Questa prima monografia dedicata al cinema di Roberto Andò illustra la peculiarità di un autore rigoroso che nei suoi film, da Diario senza date (1995) a Viva la libertà (2013) e Le confessioni (2016), ha costruito un percorso coerente e originale mettendo in scena la “memoria degli altri”, un intreccio appassionante di destini individuali e collettivi. Il libro contiene, oltre alle analisi dei singoli film, un’intervista con lo stesso regista, che ripercorre le tappe della sua vita e della sua carriera, e le fotografie di Lia Pasqualino.
Giornalista e dottore di ricerca, Marco Olivieri è il curatore del volume Le confessioni (Skira 2016) e, con Anna Paparcone, è autore del libro Marco Tullio Giordana. Una poetica civile in forma di cinema (Rubbettino 2017).
Scrive Olivieri: “C’è sempre un viaggio in una casa della memoria nel cinema di Roberto Andò. Un viaggio in una città condannata a dimenticare e un bambino che fruga nelle stanze del passato in Diario senza date. Un viaggio in un mondo glorioso e ormai decaduto, con la letteratura unica ancora di salvezza dalle macerie, nel film Il manoscritto del principe. Una visita in una casa abbandonata e lontana, fallito il tentativo di fuggire dai propri misfatti, in Sotto falso nome. Il ritorno alla villa dell’infanzia, tra palme e oleandri e il mare come prospettiva, antico teatro di un evento traumatico, in Viaggio segreto. La ricerca di se stessi, tra le ambiguità del doppio e i labirinti della mente, in Viva la libertà. Nel successivo Le confessioni, un ospite speciale, un estraneo, giunge nel cuore di un’economia e di una politica senz’anima, senza passato e senza futuro, e scompagina i piani prestabiliti. Ridà un senso, come un narratore, al corso del cose. Sono viaggi nella memoria, tra tentazione dell’oblio e svelamento di una verità che può annientare”.
Di conseguenza, per l’autore, “il cinema, la letteratura, il teatro, la musica, la poesia, l’eros, la psicoanalisi, l’interrogazione filosofica sull’essere, il tormento interiore che nutre l’artista e gli esseri umani. Ė questo il mondo, tra elementi sotterranei e poetiche implicite, che alimenta l’immaginario del regista Roberto Andò”. L’obiettivo è dare il giusto risalto a un cineasta tra i più significativi degli ultimi anni. Nell’analisi dei suoi film, lo sguardo cinematografico sull’essere umano s’interseca con gli echi della storia e della memoria collettiva per sviscerare la realtà in ogni sfumatura, specie se rimossa o dimenticata, inattesa o nascosta.
In occasione della prima edizione, così si era pronunciato Marco Tullio Giordana: “Consiglio di leggere questo libro perché è una bellissima lettura che ti trasmette una grandissima voglia di fare, di capire tutti gli elementi che caratterizzano la poetica di Roberto Andò e i suoi tantissimi riferimenti culturali”. A sua volta, per Mario Calderale, critico di Segnocinema, “La memoria degli altri si discosta dalle monografie consuete sui registi instaurando un rapporto empatico col lettore”.
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