Cronaca

Liberty Lines, a rischio collegamenti sullo Stretto e 69 posti di lavoro

Liberty Lines. Sempre più preoccupante la vicenda che mette a rischio il servizio di collegamenti marittimi veloci sullo Stretto di Messina e circa settanta posti di lavoro.

La Liberty Lines in questi giorni vive l’emergenza delle scadenza del contratto tra Ministero dei Trasporti e Liberty Lines che prevede lo svolgimento del servizio per tre anni, fino al 30/09/2018, con possibilità di proroga di 12 mesi a discrezione del Ministero.

Da canto suo la compagnia, per mezzo di un comunicato ha fatto sapere che: “Nell’interesse del personale e delle rispettive famiglie, dell’utenza e delle comunità interessate, e in attesa di un riscontro da parte del Ministero dei Trasporti, abbiamo manifestato la massima disponibilità a proseguire il servizio in regime di proroga, senza interruzione, a decorrere dalla corsa delle ore 06.00 del 1 ottobre 2018 nella convinzione che sarebbe la soluzione più opportuna per mantenere i livelli occupazionali e scongiurare inevitabili disagi per l’utenza”.

Liberty Lines: servizio assegnato al Gruppo Ferrovie dello Stato

Il CdA di Liberty Lines ha ribadito la propria posizione in attesa che la questione venga stabilmente risolta con una nuova procedura di evidenza pubblica ed è disponibile, ancora una volta, ad aprire un confronto con le organizzazioni sindacali che stanno seguendo gli sviluppi della situazione con giustificata preoccupazione.

Intanto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha deciso di assegnare al Gruppo Ferrovie dello Stato il servizio in attesa che la questione venga risolta, ma la “soluzione” ha generato molta preoccupazione in Sicilia. “La scelta individuata dal ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli sulla vertenza dei collegamenti veloci fra Sicilia e Calabria rischia di non essere soddisfacente per l’Isola” ha sottolineato l’assessore regionale siciliano alle Infrastrutture, Marco Falcone.

Già nei giorni scorsi, si legge nel comunicato, Liberty Lines è stata contattata informalmente da Bluferries, interessata a noleggiare “a caldo” (cioè con personale della Liberty Lines a bordo) le 3 navi con cui viene svolto il servizio; Liberty Lines ha comunicato la propria disponibilità.

Liberty Lines ha ricevuto una richiesta scritta con la quale Bluferries ha chiesto il noleggio “a freddo” solo per 1 o massimo 2 navi, con possibile assunzione di una parte del personale marittimo impiegato abitualmente nel servizio.

Preoccupazione per i posti di lavoro e il forte disagio dell’utenza

“Il servizio – ha detto nel comunicato il Gruppo Ferrovie dello Stato – sarà svolto con due navi veloci su mandato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e non subirà modifiche né in termini di numero di corse né in relazione alle tariffe dei biglietti. Rimarranno anche invariati i punti di imbarco sulle due sponde e l’ubicazione delle biglietterie. Bluferries continuerà, inoltre, a effettuare il servizio passeggeri con mezzi veloci anche sulla relazione Messina – Villa San Giovanni, mantenendo l’attuale numero di corse”.

Ma la preoccupazione cresce e la Liberty Lines, a salvaguardia dell’intera forza lavoro impiegata, ha comunicato a mezzo pec, al MIT ed alle altre Autorità Pubbliche interessate, la piena disponibilità a proseguire il servizio anche limitatamente al solo tempo strettamente necessario alla conclusione di una nuova procedura di evidenza pubblica, con conseguente mantenimento di tutti i 69 posti di lavoro e garanzia di continuazione del servizio senza alcuna interruzione o disagio per l’utenza.

La dirigenza ribadisce inoltre di essere pronta ad attivarsi immediatamente per garantire il normale svolgimento del servizio già da oggi lunedì 1 ottobre.

Germana Bevilacqua

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