Lettera di una ex Pip al presidente Crocetta
Caro Presidente Crocetta,
mi creda col cuore in mano. Sono una mamma che rappresenta anche quei 3000 ex Pip: per favore ci ridia la nostra dignità lavorativa, noi vogliamo solo continuare ad andare avanti… non può fermare la nostra vita così…. su due piedi licenziandoci da un giorno all’altro!
Ha tolto l’ossigeno a una parte di noi che ha lottato tanto per arrivare ad oggi… se qui qualcuno ha una colpa di certo non è il lavoratore, ma chi ha governato prima di lei.
Noi capiamo pure che lei si e trovato questa massa di precariato: ma noi siamo suoi figli, si ricorda? lo ha detto lei nelle sue interviste! Ma non è questo il problema, noi le abbiamo dato fiducia, lei ha un ruolo importante, lei è il presidente della Regione Sicilia e ha una grossa responsabilità verso i suoi cittadini. Ma in questo modo non si rialzerà mai la Sicilia. Si ricordi che solo noi siamo 3.048. Poi c’è la formazione, i forestali, la Gesip, ma i problemi vanno oltre e c’è gente che non può sopravvivere o c’è chi lo fa ha stento. Io ho due bambini a cui ho insegnato i valori della vita e che vorrei che non gli mancasse il quotidiano: non vogliamo ricchezze, non saprei cosa farmene, ma solo la dignità di un lavoratore. Chi le scrive è quella mamma che nella disperazione le ha mandato tante lettere su Facebook, tante persone sono state solidari e mi hanno incoraggiato, ma adesso la stanchezza prevale, i bambini non hanno colpa e lei è l’unico che può salvarci: non faccia macelleria sociale, come dicono tutti. Sicuramente ognuno di noi ha la sua storia di vita e non credo che sia stata facile per tutti. Io da mamma penso che lei capirà che tutta questa disperazione è per i nostri figli.
Anna Russo