CATANIA – La tavola rotonda “Let’s Play: il videogioco tra impresa e cultura” è stata la prova tangibile del
Stampa specializzata e generalista, studenti di medie, superiori e università, addetti ai lavori, curiosi, semplici appassionati. Il momento delle domande, numerosissime, dopo ben tre ore di interventi, è stato un’occasione vivace e stimolante di grande confronto, crescita e scambio culturale in cui i ragazzi e gli studenti hanno dimostrato di essere già profondamente informati sulla tematica e sulla grande versatilità che il mercato videoludico ha nell’ambito non solo del gaming ma anche nella didattica, sanità, cultura, turismo.
L’Aula Magna del Palazzo delle Scienze del Dipartimento di Economia e Impresa dell’Università degli Studi di Catania era gremita e notevoli sono stati gli interventi del tavolo dei relatori accolti con favore dal Capo di Gabinetto del Comune di Catania, Giuseppe Spampinato, che ha portato i saluti del sindaco di Catania, Enzo Bianco.
La notizia principale che è emersa dall’intervento di Giovanna Marinelli, tra gli ideatori di Let’s Play, il 1° Festival del Videogioco d’Italia in programma a Roma dal 15 al 19 Marzo, e presidente di Q-Academy è il progetto di continuare a collaborare con Catania, città ricca di realtà innovative e all’avanguardia. Le motivazioni sono tutte nella dichiarazione della Marinelli: “Abbiamo scelto Catania e questo evento dedicato alle realtà innovative siciliane perché qui risiedono realtà davvero importanti e in crescita. In questi ultimi anni è stato fatto tanto per raccontare le potenzialità dei videogiochi e le loro applicazioni nel quotidiano, ma non c’è ancora consapevolezza di quanto questo medium culturale sia evoluto, tanto da essere utilizzato in molti campi, come ad
Let’s Play, infatti, dedicherà 5 giorni di appuntamenti a tutti coloro che vogliono scoprire le ultime novità del gaming e i vecchi successi che hanno fatto la storia del videogioco, ma soprattutto analizzare i mille volti di questo medium culturale che ormai è parte integrante della quotidianità degli italiani. Sarà possibile incontrare gli YouTuber più seguiti, giocare con le anteprime più attese, partecipare a tornei e a workshop per parlare di videogiochi immersi in oltre 30.000 metri quadrati fra gaming, mostre e panel.
Uno degli argomenti ricorrenti di questa giornata è stata la necessità di investire sulla formazione. Ne ha parlato
Testimoni della crescita dei talenti siciliani e consapevoli di come il mondo del videogioco sia sempre più un’occasione di lavoro, Rosario Faraci, professore ordinario di Economia e Gestione delle Imprese all’Università di Catania, e Sebastiano Battiato, presidente del Corso di Laurea in Informatica, felici per la formativa “lezione” di oggi sul mondo dei videogiochi:
“Catania è una learning city a tutti gli effetti. E’ uno straordinario luogo in cui creatività, fantasia ed innovazione vengono messe a disposizione del fare impresa. Let’s Play conferma che il talento catanese esiste anche nel mondo della produzione dei videogiochi, dove la solida tradizione in materia di informatica e di elettronica si coniuga perfettamente con spirito di iniziativa ed imprenditorialità”.
Importantissima la presenza di Renato Scifo, Responsabile UO Centro per i Disturbi dello Spettro Autistico- ASP Catania e Salvatore Garozzo Direttore del dipartimento di Ingegneria Informatica dell’ASP, Ente che da alcuni anni sta attuando, con l’ausilio di robot umanoidi, un’innovativa terapia sull’autismo che aiuta i bambini a migliorare l’interazione sociale e a favorirne l’identificazione evitando quindi spiacevoli casi di discriminazione.
Protagonisti indiscussi della tavola rotonda, moderata dal giornalista Giovanni Polito, le aziende che hanno portato un esempio di case history aziendale suscitando tanta curiosità soprattutto negli appassionati più giovani.
Marco Lombardo per Behaviourlabs, azienda di robotica sociale applicata alla terapia dell’autismo si è presentato con NAO, simpatico robot umanoide. Simone Massaro per RimlightStudios, software house ideatrice del videogioco ZHEROS che in poco più di 1 anno ha già distribuito 1,9 milioni di copie. Claudio Musumeci per Mash& co, start up dedicata allo sviluppo di app educative tramite cui i più piccoli imparano i valori della condivisione e del rispetto per la natura. I genitori hanno l’opportunità di essere parte integrante del processo d’esperienza del bambino e di seguirne i progressi. Luciano Leotta per A-Tono, ha raccontato l’attività di sviluppatore di prodotti e servizi digitali e digital branding. Filippo M. Vela per Sylphelabs, indie developer, ha mostrato i loro ultimi successi, il game Occultus – Cabala Mediterranea e FlareStar, action game per non vedenti. Giovanni Leon Dall’Ò per Shinesoundstracks, etichetta musicale indipendente, ha spiegato come anche nel mondo del videogame sono fondamentali i contributi artistici in questo caso di musicisti che ne realizzano le colonne sonore.
L’appuntamento, organizzato dalla èxpo di Barbara Mirabella, era una preview di Let’s play, il Festival che si preannuncia come il più grande electronic consumer show mai proposto nella capitale.
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