L’Etna da spettacolo, fiumi di lava e trabocchi nell’area sommitale

L’ Etna dà spettacolo con un’intensa fontana di lava dal Cratere di Sud-Est con trabocchi nell’area sommitale e un’alta colonna di fumo. L’attività in corso è visibile anche da Taormina e Catania.

Il fenomeno è confermato dall’Ingv che parla di “normale attività” del vulcano. Il modello previsionale sulla dispersione del plume vulcanico indica una potenziale ricaduta di ceneri nel versante nord-orientale del vulcano in direzione Nord-Nord-Est. Il bollettino di allerta aereo, il Vona, è diventato rosso, ma l’attuale fase eruttiva, al momento, non impatta con l’operatività dell’aeroporto di Catania.

“C’è comunque la possibilità non troppo remota – spiegano – che possa verificarsi anche un’eruzione sub-terminale come quella avvenuta nell’estate del 2017, subito dopo i ripetuti episodi stromboliani della tarda primavera dello stesso anno. Un quarto scenario, cioè quello che porterebbe ad un’eruzione laterale, sarebbe comunque preceduto da precursori importanti come, ad esempio, notevole deformazione del suolo, sciami sismici, variazione significativa del tipo e della quantità di gas emessi dal vulcano, variazione del valore dell’accelerazione di gravità; tutti fenomeni che verrebbero certamente registrati dalle reti di monitoraggio e che, quindi, consentirebbero di individuare in anticipo l’intrusione laterale di un dicco magmatico a bassa quota. Attualmente, però, tali precursori non vengono registrati, per cui un’eruzione laterale è improbabile”.

Dal punto di vista sismico, si legge in un comunicato dell’Ingv, Osservatorio etneo, di Catania,l’ampiezza media del tremore vulcanico è ancora aumentata, con tendenza a ulteriore incremento. Le sorgenti del tremore rimangono confinate nell’area del cratere di Sud-Est alla profondità di circa 2.900 metri sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica mostra un significativo incremento.

Gli eventi infrasonici localizzati sono prodotti dal cratere di Sud-Est. L’analisi dei dati clinometrici mostra una variazione di circa 0,3 micro radianti nella parte sommitale del vulcano, compatibili con le usuali dinamiche di fontana di lava