“Lei è malato: le faccio la multa” | Ora ti ritirano la patente per un semplice ‘raffreddore’: nuovo Codice della Strada

Ritiro patente – Depositphotos – Sicilianews24

Con questa disposizione sarà dimezzata la popolazione che potrà ancora guidare: la sospensione potrebbe colpire chiunque

A chi non è mai capitato di essere fermati dalle Forze dell’Ordine per un controllo della patente, o per verificare se i documenti relativi al veicolo fossero a posto? Quel che è importante, oltre ad avere sempre sottomano tutta la documentazione necessaria, è rispettare le regole del Codice della Strada.

In caso contrario, per infrazioni o per mancato possesso del materiale richiesto, oltre ad una multa salata e al prelievo dei punti dalla patente si rischia anche la sospensione o ritiro della stessa, ovviamente nei casi più gravi.

Per esempio, la guida in stato di ebbrezza è punita con multe elevate, sospensione della patente e potenziale confisca del veicolo, soprattutto se il tasso alcolemico supera i limiti consentiti. Inoltre, l’uso del cellulare durante la guida può portare a sanzioni economiche significative e alla sospensione della patente in caso di recidiva.

Anche guidare con la patente scaduta è un’infrazione grave, con multe salate e il ritiro del documento fino al rinnovo regolare. Il superamento dei limiti di velocità rappresenta un ulteriore rischio, con sanzioni che includono multe elevate, decurtazione di punti e sospensione della patente per periodi variabili, con la possibilità di revoca in caso di recidiva.

Ritirata anche ai malati

Può sembrare ingiusto, forse anche discriminatorio, ma esistono soggetti che soffrono di determinate patologie ai quali non è consentito guidare. Il fine è ovviamente quello di garantire l’incolumità del soggetto stesso, dei potenziali compagni di viaggio e degli altri utenti della strada.

Già noto è il fatto che la patente non debba essere rilasciata né rinnovata al candidato o conducente colpito da diabete mellito che necessiti di un trattamento con insulina. Ma non è l’unico caso di malattia “invalidante” per la guida.

Malore in auto- Depositphotos – Sicilianews24

Chi ne soffre, lasci stare il volante

Chi soffre di patologie cardiovascolari non si metta alla guida! A regolare questa disposizione è proprio il Codice Stradale e la legge parla chiaro. Tali condizioni possono compromettere la capacità di guida, rendendo necessario il ritiro della patente. Secondo le normative, solo i cittadini in buona salute possono ottenere o mantenere la patente, suddivisi in categorie in base al tipo di veicolo guidato. Per esempio, chi soffre di angina pectoris, insufficienza cardiaca con sintomi a riposo, aritmie disabilitanti e sincope non può guidare né moto, né auto.

La valutazione della capacità di guida, in presenza di patologie cardiovascolari, è affidata a una Commissione medica dell’ASL, che esamina la documentazione sanitaria e può decidere per il ritiro della patente. Anche per il rinnovo della patente, è necessaria una valutazione medica per chi ha problemi cardiovascolari, come ipertensione severa o presenza di pacemaker in situazioni critiche. Chi non rispetta queste normative rischia pesanti sanzioni, incluse il ritiro della patente, per garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.