Legalità e basket: parte un progetto di impegno sociale
Un progetto presentato lo scorso 22 settembre durante la presentazione del libro di Rocco Chinnici “L’illegalità protetta”, un percorso che ha come obiettivo di promuovere l’educazione della legalità ripercorrendo e discutendo coi ragazzi – cercando di scuotere e risvegliare le coscienze – delle storie di uomini che hanno dedicato la loro vita alla lotta alla mafia.
“Legalità e Basket” è il progetto ideato e promosso dall’avvocato Riccardo Trovato – in collaborazione con la società di pallacanestro Orlandina di Capo d’Orlando, che verrà inaugurato lunedì 6 novembre alle ore 11.30 presso il “Liceo Scientifico Statale di Catania “E. Boggio Lera” nell’Aula Magna dell’Istituto, con il libro di Riccardo Tessarini, “Stato di abbandono” (edizioni Minerva) il racconto biografico inedito di Giuseppe Costanza, autista personale di Giovanni Falcone, sopravvissuto miracolosamente alla strage mafiosa del 1992.
Costanza sarà presente all’incontro per raccontare in prima persona il contesto storico legato alle stragi e il ruolo delle Istituzioni durante questi lunghi venticinque anni.
L’incontro
Introdurrà l’incontro il vice preside professore Alfredo Motta, dialogheranno con l’autore, la giornalista di Katya Maugeri, il giudice presso Tribunale per i minori dott. Umberto Zingales e i professori Maria Rumasuglia, Melania Paladino, Alessia Calvo, Sara Geraci e Daniela Grassi. Inoltre saranno presenti il dirigente scolastico Maria Grazia Lo Bianco e Mattia Viola coach della Olimpia Basket Battiati.
Riccardo Tessarini e Giuseppe Costanza presenteranno il libro anche il 7 novembre dalle ore 09.30 presso l’Istituto tecnico commerciale Enrico De Nicola di San Giovanni La Punta, incontro che verrà moderato dalla professoressa Martina Pavone che si occupa all’interno dell’Istituto di legalità e dalla professoressa Cinzia Pagliara, scrittrice catanese.
Il racconto di un sacrificio
Un progetto che racconterà il sacrificio di coloro che hanno cambiato, con le loro azioni concrete, la nostra società, anche se la mafia non è stata sconfitta, ed, anche solo, la mentalità mafiosa è molto diffusa. Occorre infondere nei giovani la consapevolezza che la mafia può essere debellata con l’impegno costante di tutti. Dovrebbe esserci un impegno costante individuale, ma, allo stesso tempo collettivo. Chi contrastata la mafia, non deve essere lasciato solo.
La mafia oggi seppur silente è più attiva e pericolosa di prima, radicata dappertutto. Per debellarla bisogna fare ancora molto, parlandone e parlandone soprattutto ai giovani raccogliendo l’insegnamento che ci ha lasciato in eredità Paolo Borsellino: “per combattere la mafia bisogna parlarne”. E lo sport è una realtà di “aiuto” concreto per il futuro dei nostri bambini/ragazzi. In primo luogo perché esso è disciplina, impegno, rispetto per le regole, aiuto per il compagno e stima per l’avversario e impegna il tempo in modo salutare.
Stato di abbandono è il racconto di Giuseppe Costanza e del lungo rapporto con il giudice, di ciò che ha patito dopo la strage dalle Istituzioni, isolato e strumentalizzato dall’informazione. Un uomo che combatte ancora oggi per i propri diritti.