di Daniele Di Frangia
La vittoria della sofferenza, in una partita decisamente sconsigliata ai cosiddetti deboli di cuore. Lecce-Catania è gara che tiene in tensione e resta fino all’ultimo in bilico con la tripla 1X2 che può uscire come variante impazzita. Ma alla fine in barba a tutte le tattiche, i moduli e i ragionamenti è Pablo Barrientos a deciderla con una perla che lascia tutti a bocca aperta.
Montella sceglie ancora il 3-5-2 con Potenza al posto dello squalificato Spolli e Delvecchio preferito a Ricchiuti. Di fronte un Lecce mai vittorioso in casa e rimaneggiato in formazione. Nel primo tempo i ritmi sono blandi ma a far male è più il Catania con Delvecchio solo per due volte di fronte a Benassi che spreca clamorosamente. Non fa meglio Bergessio che ci prova ma trova il portiere attento. Poca cosa il Lecce, squadra che trova difficoltà a creare gioco e palle-gol ma che prova ad entrare in partita con Cuadrado a destra. Olivera va invece ko e Di Francesco sceglie Piatti.
Nella ripresa la gara non cambia. I rossazzurri provano a fare la partita e creano altre importanti occasioni. Bravo ancora Benassi soprattutto su Gomez. L’aeroplanino opta prima per Biagianti al posto di Delvecchio, poi per Maxi Lopez al posto di Bergessio ed infine (cambio decisivo) per Barrientos al posto di Izco infortunato. Ne nasce una gara strana con capovolgimenti di fronte continui e tutto in bilico. El Pitu ci prova una prima volta rientrando sul destro ma Benassi è bravo a deviare. Poi Lecce pericoloso con Muriel ed Andujar pronto ad opporsi. Infine la perla del numero 28 etneo. Dribbling stretto, percussione al limite dell’area e sinistro di leggero esterno all’incrocio che affonda i giallorossi. Vittoria fondamentale dopo due sconfitte consecutive che lancia il Catania al quarto posto in attesa delle altre gare. Martedì spazio alla Coppa Italia contro il Novara.
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