Trapani – L’Ente Acquedotti Siciliani dovrà versare 320 mila euro all’amministrazione comunale di San Vito Lo Capo. Lo ha stabilito la prima Sezione civile del Tribunale di Palermo.L’EAS aveva presentato due ingiunzioni di pagamento al Comune, una di 150.771,39 euro ed un’altra di 45.635,07 euro, rispettivamente per pagamento di canoni idrici su utenze intestate all’amministrazione e per messe in mora per mancato pagamento di bollette. Il Comune, a sua volta, aveva avanzato una pretesa di credito nei confronti dell’Ente Acquedotti per un totale di 368.048,88 euro, di cui 152.856,67 per riversamento dei canoni di depurazione e fognari, e 215.184,21 per le riparazioni che l’amministrazione ha effettuato sugli impianti idrici al posto dell’Eas, risultata inadempiente. Il giudice ha valutato che le richieste di pagamento da parte dell’Ente riguardanti il pagamento dei canoni idrici erano indeterminate e che, quindi, il decreto ingiuntivo era illegittimo. E’ stata riconosciuta valida solo la richiesta dei 45 mila euro per la mora dei mancati pagamenti. Le richieste del Comune sono state giudicate legittime e fondate e, quindi, accolte. E’ stato perciò applicato l’istituto della compensazione impropria per i debiti e crediti tra i due enti per cui l’Eas dovrà rifondere, invece che 368.635 euro, “solo” la somma di 320.306 euro più gli interessi.
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