Nuove scoperte tutte da esplorare durante il week end targato Le Vie dei Tesori: l’affresco dell’Origlione in realtà è un rarissimo dipinto a olio su muro. Aperto solo sabato, Palazzo Forcella De Seta. Incontro con Giuliano Volpe, presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali. Si inaugurano due mostre, si entra in una casa d’artista con Arcangelo e, con lo sconto, si visita “Andy Warhol”. I bambini imparano a risparmiare.
Costruita nel Seicento, nascosta nel Settecento, abbandonata nell’Ottocento e distrutta nel Novecento: la chiesa dell’Origlione nel 1943 fu risparmiata dalle bombe americane nel 1943 (che distrussero invece il convento), ma fu danneggiata dal terremoto del 2012. Qui, oltre ad un dipinto settecentesco di Gaspare Serenario, è tornato alla luce l’anno scorso quella che si pensava fosse una porzione del famoso affresco attribuito a Pietro Novelli, “Il trionfo di Davide”, nascosto da uno strato di intonaco alto 4 cm.
Si pensava. Perché i lavori di restauro promossi da Italia Nostra – che ha avviato una campagna per il recupero – e portati avanti dal FEC, con l’aiuto di alcuni ragazzi migranti, hanno permesso di appurare che non si tratta di un affresco ma di un grande dipinto murale ad olio, sembrerebbe un unicum nel suo genere, anche se il restauratore Mauro Sebastianelli è ancora in fase di studio. “Pietro Novelli nasceva come “pittore da cavalletto” – spiega – non è quindi escluso che potesse fare esperimenti del genere. Ma questa scoperta apre una luce nuova sulla sua produzione, potrebbero esserci molti altri esempi del genere che finora sono stati scambiati per affreschi”.
Intanto sul dipinto è iniziato in restauro, già a buon punto, che è riuscito a farne comprendere l’originaria bellezza. In una chiesa che doveva essere completamente affrescata (o dipinta), quindi straordinaria. Da scoprire, con gli altri luoghi de Le Vie dei Tesori, sabato e domenica (dalle 10 alle 17,30) che inizia così il suo penultimo weekend. E inizia a contare: 50 mila visitatori nel primo fine settimana, raddoppiati nel secondo e più che triplicati nel terzo. Insomma, numeri da manifestazione internazionale, i più alti raggiunti da un festival di questo genere in Italia.
Ma torniamo ai quasi cento siti aperti: poco distante dalla Chiesa dell’Origlione, si scopre la Chiesa dell’Assunta (anch’essa aperta sabato dalle 10 alle 17,30 e domenica dalle 10 alle 11,40 e dalle 13 alle 17,30), costruita come cappella del convento che doveva ospitare il duca di Montalto e la moglie, donna de la Cerda, che nel 1627 si vollero ritirare a vita monastica: ma la cappella rispecchia il loro gusto elegante, colma com’è di stucchi serpottiani e dipinti del Borremans e della sua scuola.
Se invece avete tempo domani (venerdì 20) potete intrufolarvi nel mercato di Ballarò, alzare gli occhi al cielo e cercare la cupola smaltata di maioliche del Carmine Maggiore (aperto anche sabato dalle 11 alle 17,30), costruita dai Carmelitani nel XII secolo, distrutta e poi ricostruita, su progetto di Mariano Smiriglio, in pieno periodo barocco, come “gridano” gli stucchi di Serpotta, le statue gigantesche e gli affreschi del Novelli. E se invece lasciate il mercato di Ballarò e con una bella passeggiata decidete di entrare nel variopinto mercato del Capo, troverete decorazione del Borremans e cornici in finto stucco anche nella sontuosa Chiesa dei SS. Quaranta Martiri alla Guilla, ma soprattutto basterà superare l’austero, quasi severo portone per restare abbagliati dallo spettacolo di marmi mischi, stucchi e pitture dell’Immacolata Concezione (sabato e domenica 10-17,30).
Ma i luoghi aperti da Le Vie dei Tesori sono ancora tantissimi, alcuni dei quali su prenotazione. Solo sabato, dalle 9 alle 13, ultima occasione per visitare Palazzo Forcella De Seta con la sua particolarissima decorazione sovrapposta che lo fa somigliare ad una micro Alhambra. Si visitano su prenotazione anche la Casina Cinese e il futurista Palazzo delle Poste; solo sabato e domenica, ecco anche i depositi della Galleria d’arte moderna, la nobile cappella spagnola della Soledad e Palazzo Utveggio in via XX settembre, progettato da Ernesto Basile; aperto anche il Museo di Anice Tutone, alla Kalsa dove la famiglia storica conserva ancora la ricetta della bevanda più amata dai palermitani; e la domenica tocca alla Grotta dell’Acquasanta. Si prenota su www.leviedeitesori.com.
Come trasformare lo straordinario patrimonio di beni artistici e culturali italiani in motore trainante dell’economia? E come farlo in Sicilia, che di quei beni trabocca? A parlarne sarà – sabato 21 ottobre alle 18,30 – Giuliano Volpe, archeologo, rettore emerito dell’Università di Foggia, presidente del Consiglio superiore del Beni culturali e paesaggistici, organo consultivo del ministero dei Beni culturali. Con lui Francesca Spatafora, direttore del museo archeologico Salinas e Laura Anello, presidente del Festival Le Vie dei Tesori.
E per il ciclo “Comunicare i restauri – incontri di educazione al patrimonio, esperienze di alternanza scuola-lavoro”, lunedì alle 18,30 all’ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi, Salvare Palermo ospita l’architetto Carlo Di Stefano e la restauratrice Serena Bavastrelli, per parlare della tutela e del restauro di statue e sculture vandalizzate. Protagoniste di questo incontro saranno le statue di Villa Giulia, Villa Trabia e del Giardino Inglese.
Non è dentro l’Itinerario contemporaneo – che coinvolge 30 gallerie e atelier privati – ma è affine per periodo la mostra “Andy Warhol – L’arte di essere famosi” inaugurata pochi giorni fa a Palazzo Sant’Elia, uno dei siti de Le Vie dei Tesori. Entrando con il coupon delle visite guidate, si ottiene uno sconto del 50 per cento sul biglietto della mostra (da 6 a 3 euro), per scoprire 166 opere e oggetti del genio della Pop Art.
Anche questo weekend si aggiungono mostre ed esposizioni all’Itinerario contemporaneo, curato da Paola Nicita: da Minimum Open Studio (via Giacalone 33) il testimone delle mostre fotografiche passa a Roberto Boccaccino con un’indagine sul patrimonio lucano, mentre sabato alle 18 alla Galleria Nuvole (vicolo Ragusi) si apre “O mas des Deus Amansai” , video ricercati e manipolati di Rui Inacio, a cura di Giulia Ingarao.
Casa Spazio, Atelier d’Arte e di Moda, è invece una casa privata che si trasforma in spazio espositivo, aprendosi al pubblico con la mostra “Stanze d’autore”, a cura di Lorenzo Calamia. Quattro artisti, un creatore di moda e una fotografa, tutti “in camera”: Arcangelo, Fabrice De Nola, Mutsuo Hirano, Thomas Lange, lo stilista Marco Russotto e la fotografa Laura Daddabbo, A ciascuno di loro è dedicato un ambiente della casa, compreso il bagno. L’appartamento, realmente abitato da Lorenzo Calamia e Marco Russotto, è inserito nel contesto di un palazzo storico alla Vucciria, il cui stile risale alla fine dell’800 ma che conserva tracce del ‘300 e del ‘500. Questo weekend sarà presente proprio Arcangelo.
Invece giovedì 26 si aggiungerà la nuova mostra alla galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea (corso Vittorio Emanuele 303) dove Michele Tiberio – giovane artista siciliano, formazione londinese, elabora una ricerca che guarda alla scultura come elemento di sperimentazione di forme e materiali – presenta “(…) forse il sussurro nacque prima delle labbra”, a cura di Agata Polizzi.
Tra le altre, allo spazio Agorà (via XII gennaio 2) “Gall…eria”, personale di Nicola Pucci; all’Azoto Studio (via Enrico Albanese 108) , “Fuori dal solco”, dedicata a Massimo Pesce, tipografo italiano che ha recuperato la tecnica di stampa caratteri mobili in legno. Le installazioni di Virgilio Sieni alla Ditta Tessuti Parlato (piazza Croce dei Vespri); e “Hello Strangers”, la retrospettiva di video e foto sui Motus al Teatro Biondo dove, tra l’altro, domani sera (venerdì 20) arriverà il loro nuovo spettacolo, nel cartellone dei Teatro Bastardo.
Sabato e domenica sono le giornate in cui ritornano le (ormai famose) passeggiate condotte da appassionati, botanici, storici, giornalisti. Mario Bellone sarà alle prese con altri due tour urbani i penultimi, che stavolta condurranno sulle tracce di Wim Wenders che ha scoperto la città in “Palermo shooting”; e su quelle del film più famoso, quel “Gattopardo” che riempì un centro fittizio di “camicie rosse”.
Fuori porta, il WWF porterà alla scoperta di Punta Priola all’Addaura con gli ex Cantieri Roma, e Alterative Tour condurrà una stranissima e interessante passeggiata dentro il cimitero di Vergine Maria, un tour alla scoperta di fantasiosa street art e anche un particolare percorso attraverso gli amori celebri della città (nascosti, ufficiali, sentimentali o finiti nel sangue). Sia con Social Bike che con Sicicla, sono possibili passeggiate in bici. Per scegliere i tour bisogna prenotarsi sul sito www.leviedeitesori.com.
Perché anche i più piccoli non devono imparare il valore del denaro? Sono finiti i tempi del porcellino salvadanaio, adesso si parla di risparmio, anche se tramite il gioco: a Palazzo Petyx, splendida sede della Banca Sant’Angelo (inserita nei percorsi di visita) sabato si replica alle 11 e alle 16 (per bambini tra 7 e 12 anni) un laboratorio gratuito in cui si spiegheranno poche semplici nozioni di base. Ed è pronto anche un progetto per i genitori correntisti della Banca Sant’Angelo. Gli adulti potranno visitare il Palazzo mentre i bambini imparano a risparmiare.
I tre gazebo de Le Vie dei Tesori KIDS – piazza Politeama, piazza Verdi e piazza Bellini -, accoglieranno ancora le scuole; sabato e domenica (dalle 10 alle 20) spazio per tutti, tra laboratori e attività per i bambini, in collaborazione con BabyPlanner.it La domenica è anche il giorno delle visite animate, curiose e coinvolgenti, ideate per i più piccoli: alle 11, li aspettano all’Ecomuseo del Mare, al Museo delle marionette, al museo Salinas, allo Spasimo e a Villa Whitaker. 5 euro a visita, coupon sul sito e sul posto.
Il venerdì alle 17 è invece prevista una gustosa (ma equilibrata) merenda al SanLorenzo Mercato con i prodotti KM0: i bambini impareranno, divertendosi, stranezze e particolarità sugli alimenti. E sempre il Mercato vara il suo quarto appuntamento con le eccellenze del territorio: domani alle 18,30 si parlerà dell’uva da tavola con Rosario Di LorenzoVittorio Farina, docente di Viticoltura del dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università; a seguire, degustazione di piatti con protagonista proprio l’uva, a cura degli chef dell’associazione provinciale cuochi e pasticceri di Palermo.
Un coupon da 10 euro “vale” 10 visite, un coupon da 5 euro, ne copre 4, un coupon da 2 euro serve per 1 visita singola. Non sono personali e possono essere utilizzati in gruppo. Le visite su prenotazione prevedono un contributo di 3 euro. Sul sito si prenotano le passeggiate e i laboratori per bambini, e si acquistano i biglietti per gli eventi e gli spettacoli. Una card consente di visitare i luoghi, ed è promossa sui treni siciliani, grazie a Trenitalia.
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