”Le Serve” di Jean Genet: Saro Minardi porta in scena la doppiezza umana

di Daniela Gieri

Grande successo per lo spettacolo teatrale “Le Serve” al teatro del Canovaccio di Catania, dieci minuti di applausi agli interpreti di una metafora sempre attuale

di Daniela Gieri

Grande successo per lo spettacolo teatrale “Le Serve” al teatro del Canovaccio di Catania, dieci minuti di applausi agli interpreti di una metafora sempre attuale

Catania – Uno spettacolo spiazzante e psichedelico, “Le Serve” di Jean Genet, adattato dal regista Saro Minardi, offre al pubblico uno spettacolo ricco di capovolgimenti.
Una realtà grottesca e attuale, che mette a nudo la menzogna e la doppiezza; una metafora della nostra condizione di esseri umani schiacciati da un potere superiore e immutabile, sociale e politico, in un’atmosfera a tratti claustrofobica che gli attori Luana Toscano,nel ruolo della serva Solange, Egle Doria,nel ruolo della serva Chiara e Sergio Valastro, La Signora, hanno saputo trasmettere al pubblico presente al Teatro del Canovaccio di Catania, che ospita la rassegna teatrale di XXI in scena.
La signora e le sue serve, una condizione di amore e odio, che si svolge su una scenografia, curata da Federica Buscemi, essenziale, una sorta di contenitore bianco trasparente, che racchiude il mondo irreale costruito dalle protagoniste.
Dieci minuti di applausi ininterrotti hanno confermato la capacità interpretativa degli attori e la potenza di un opera del novecento ancora attuale.

XXI in scena, promosso dall’associazione Etna “Ngeniousa” è un progetto che nasce nel 2012 da un’idea di Nicola Alberto Orofino, con il supporto organizzativo di Egle Doria.
Lo scopo della rassegna è rinvigorire, in un paese dove la cultura assume sempre minor peso e viene considerata elemento da “tagliare”, l’interesse intorno al teatro proponendo testi scelti e creando una rete tra gli artisti professionisti che da anni lavorano nel territorio valorizzandoli.

I prossimi appuntamenti previsti sono: “U contra” di Nino Martoglio e “Il gabbiano” di Anton Cechov per la regia di Nicola Alberto Orofino:

“Abbiamo scelto di portare in scena questo testo – spiega a Sicilianews24 l’attrice Luana Toscano –  perché spiazzante, un continuo gioco di inversione di ruoli; le serve che vogliono fare la padrona, le serve che vogliono distruggerla, che tra loro attivano lo stesso meccanismo di potere, di sopraffazione; abbiamo lavorato su queste differenze dei caratteri, in un primo momento abbiamo pensato di essere uguali, in realtà poi, abbiamo fatto esattamente il contrario come fossero due facce della medaglia, diametralmente opposte”.

“È un testo giocato sul doppio, sull’ambiguità – dice Sergio Valastro che in scena interpreta La Signora – sulla doppia coscienza: il bene e il male, i confini sono sempre molto sfumati serve, padrone, uomo e donna; Genet lo scrive così, ma credo che il nostro regista Saro Minardi, abbia tirato fuori dall’opera,la carne, il sangue e fiato; tutta la profondità della coscienza umana. La signora è la metafora del potere”.

“Le serve vivono il desiderio di cambiare la loro condizione – afferma Egle Doria,l’attrice che interpreta Chiara – tutto è portato all’estremo bisogno, il motivo di esprimere qualcosa ma si sceglie, come in questa epoca, tra l’altro, se soccombere o riemergere; tutto questo ritorna anche sul tema della crisi, argomento che noi di XXI in scena ,abbiamo scelto quest’anno ed è proprio nel momento di crisi che scegli la direzione concreta della tua vita; questa è una rassegna che parla di crisi – concludono gli attori – senza finanziamenti, senza benefattori, solo il pubblico che ci paga; paga noi, noi paghiamo la Siae, il teatro e le spese, quello che rimane è il nostro guadagno; la gente vuole un teatro da dove si esce in uno stato di catarsi, con i pugni nello stomaco, una condizione offerta anche dalla scenografia, essenziale e volontariamente claustrofobica; ringraziamo tutti quelli che collaborano con noi alla realizzazione di questo spettacolo: Federica Buscemi per le scenografie, Alessandra Barbagallo assistente alla regia, il nostro ufficio stampa Eleonora Giunta e naturalmente il regista Saro Minardi.

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