Un gruppo di donne ha bloccato a Niscemi i mezzi americani all’ingresso del cantiere che sta realizzando il sistema satellitare Muos della Marina militare americana. Le donne No Muos hanno annunciato una mobilitazione per l’8 marzo, quando si prevede l’afflusso di gente da tutta la Sicilia per far rispettare la recente sentenza del Tar di Palermo che ha accolto il ricorso di Comune, ambientalisti e comitati per la sospensione dei lavori nell’impianto militare.
Nella vicenda il TAR aveva anche stigmatizzato l’operato della giunta Crocetta che aveva provveduto a revocare la revoca delle autorizzazioni con cesse dal governo Lombardo senza rendersi conto che il primo provvedimento era, a tutti gli effetti un annullamento e quindi non poteva essere revocato. Qualora Crocetta & C. avessero voluto far riprendere i lavori avrebbero dovuto concedere una nuova autorizzazione.
Ma la complicata vicenda amministrativa non ha fermato i lavori del MUOS ormai praticamente completati.
Gli accordi internazionali firmati dall’Italia con gli Usa non possono essere messi in discussione da provvedimenti di livello regionale, in quanto la Sicilia non ha competenza sulle questioni di difesa.
Senza considerare che dietro al MUOS ci sono enormi interessi economici e militari visto che l’installazione di Niscemi è una delle quattro stazioni che servono a garantire il controllo di quanto accade in ogni angolo del globo.
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