Sembrerebbe la classica missione impossibile quella che attende il Catania domani pomeriggio in terra friulana, andare in casa dell’Udinese quest’anno equivale spesso ad una sconfitta annunciata: 8 vittorie su 9 incontri disputati sono un biglietto da visita che lascia poche speranze; solo la Juventus capolista è riuscita a strappare un pari per 0-0. Tutto questo ovviamente non intimorirà la banda di Montella che come filosofia calcistica ha quella di andarsi a giocare tutte le partite in casa e fuori senza alcun timore e sempre con voglia di fare bene e vincere; sarà così anche questa volta anche se i rossazzurri di fronte avranno una delle squadre più di forti e in forma di questo campionato.L’Udinese agli ordini di Guidolin non è affatto uno squadrone fantastico pieno di campioni o di fenomeni strapagati, semmai è il contrario, c’è un ‘antieroe’ come il vecchio Di Natale che fa da riferimento e da bandiera ad un sacco giovani talenti, spesso stranieri, che provengono da tutte le parti del mondo, una vera e propria babele con la casacca bianconera che Guidolin riesce a far girare con orologio svizzero. Probabilmente nessuno come il tecnico di Castelfranco Veneto è in grado far rendere al massimo questa squadra e questo modo di intendere il calcio che è la vera filosofia della società. Patron Pozzo e i suoi collaboratori portano avanti questa idea su come gestire una società da molti anni, fino a qualche stagione fa si pensava che questo modo cosi alternativo di assemblare una squadra potesse essere valido solo per la provincia e solo per obbiettivi secondari, adesso invece tutti pian piano si stanno ricredendo alla luce dei risultati incredibili che i friulani stanno mettendo a segno. Non si parla più da tempo di salvezza, e nemmeno di qualificazione all’Europa League, si punta dritto alla Champions, come l’anno scorso, e nonostante le dichiarazioni di circostanza di Guidolin, anche a qualcosa di più del terzo posto in classifica. Al momento l’Udinese occupa appunto la terza posizione in graduatoria a quota 35 punti, le vittorie sono 10, 5 i pareggi e 3 le sconfitte, l’ultima delle quali rimediata in maniera rocambolesca domenica scorsa a Genova, 3-2 per i rossoblù. I bianconeri non sono una macchina da gol, i 26 messi a segno non sono tantissimi ma sono in perfetto equilibrio con i 13 subiti, dati questi che fotografano una squadra quadrata, attenta, pronta a sfruttare gli errori altrui senza offrire generosamente il fianco per gli attaccanti avversari. Una classica squadra all’italiana, senza che questo appellativo si interpreti in maniera denigratoria, una squadra che si difende e che parte a grandissima velocità con i suoi incursori che hanno il nome di Isla, Basta, Floro Flores, Armero, tutti pronti a duettare con i piedi di velluto dell’intramontabile Di Natale, bomber principe ed indiscusso leader dei bianconeri.Per la sfida di domenica pomeriggio allo stadio Friuli mister Guidolin dovrà fare a meno di qualche pezzo pregiato del suo arsenale, mancheranno infatti Benatia Asamoah e Badu impegnati tutti in coppa d’Africa, e Barreto alle prese ancora con un infortunio; sembra invece completamente recuperato il cileno Isla. Solitamente i friulani si schierano col 3-5-2, così gli uomini che potrebbero andare in campo dal primo minuto sono: Handanovic in porta, Ferronetti Danilo e Domizzi in difesa, Basta Isla Pinzi Fernandes e Armero a centrocampo e Di Natale e Floro Flores in avanti.di Orazio Cutrona
(calciocatania.it)
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